Ora il vino per definizione del Re di Napoli e delle Due Sicilie e il più amato dai sovrani di tutta Europa. «OroRe Nero» è stato presentato e degustato per la prima volta oggi (29 novembre 2023) alla Reggia di Caserta. Ferdinando, monarca gaudente del Regno di Napoli, che agli obblighi di corte spesso preferiva gli spazi aperti e la caccia, ne fu grande estimatore e consumatore. Al punto che fece impiantare 16 moggi di vigna, circa cinque ettari, nella Real Tenuta del Bosco di San Silvestro della Reggia di Caserta. Il vino che tanto piaceva al Re, costantemente presente nei pranzi ufficiali e di cui si faceva dono ai più illustri ospiti in visita a corte, si chiamava Pallagrello.
«OroRe nero» è stato presentato in due momenti diversi nella Reggia di Caserta: prima nel Vestibolo di Palazzo Reale, dove si è svolta la cerimonia istituzionale, con il direttore della Reggia di Caserta Tiziana Maffei; Maria Pina Fontana, di Tenuta Fontana; e una dissertazione storica sul pallagrello della giornalista Manuela Piancastelli; e poi con una degustazione vera e propria nella sala Romanelli, guidati dall’Ais con Tommaso Luongo e Pietro Iadicicco, rispettivamente presidente campano e casertano dei sommelier. Subito prima c’è stato un talk a cui hanno partecipato anche Cesare Avenia, presidente di Vitica; Francesco Bartoletti, enologo di Tenuta Fontana; la chef stellata Rosanna Marziale e Mariapina Fontana della omonima Cantina.
La vigna, che risale ai tempi e ai fasti del Regno dei Borbone, è ubicata nel bosco di san Silvestro e dal 2018, grazie all’impegno, alla dedizione e alle competenze della famiglia Fontana, che da anni opera nel settore vitivinicolo, è tornata a nuova vita dopo quasi due secoli.
Un progetto che non è solo commerciale ed imprenditoriale, ma che parla di storia innanzi tutto.
Storia di questo territorio che ha radici ben salde in un passato glorioso, reso grande da queste eccellenze che nel presente tornano a una nuova vita, contestualizzate in un progetto di respiro più ampio, in cui la Reggia di Caserta, patrimonio UNESCO tra i più visitati ed ammirati al mondo, mostra, per l’occasione, non solo la sua veste elegante e monumentale, ma anche un’anima fatta di tradizioni, di sapori, profumi e sensazioni che passano attraverso il vino.
Tenuta Fontana, con questo progetto, ha saputo riprendere le fila di un discorso interrotto, sospeso: ripartendo dalle basi, dal lavoro in vigna, ha camminato sulle orme lasciate dai Borboni, mai cancellate. Un’area ricca e fertile, circoscritta e quasi nascosta, aveva solo bisogno delle mani giuste per essere risvegliata. Ed è andata esattamente così.
Al termine di un lungo lavoro finalmente lo scorso anno la vendemmia e la conseguente produzione del pallagrello bianco ci aveva fatto scoprire un vino nuovo proveniente da un tempo lontano, un bianco senza eguali, che riusciva a coinvolgere i sensi e non trovava paragoni adeguati.
Oggi l’apertura delle prime bottiglie do ORO RE NERO, nell’ambito di un evento esclusivo a lui dedicato, non ha deluso le aspettative. Seppur giovane come rosso si è fatto subito apprezzare per le sue caratteristiche equilibrate, tipiche di questo vitigno, caratteristiche che lo fecero amare da re Ferdinando e che lo fanno amare ancora oggi. Un vino che non sente il peso degli anni, eterno per la sua gradevolezza, prezioso perché unico e caratteristico di questa terra, affascinante per la sua storia che è stata raccontata sapientemente questa mattina, nel corso della presentazione organizzata dalla Reggia di Caserta con Tenuta Fontana.
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