Capodrise. “Se c’è un tratto che ha caratterizzato la sciagurata gestione dell’ex sindaco Vincenzo Negro e dei suoi accoliti, per fortuna interrotta da una mozione di sfiducia, è la sistematica compressione del bene comune quale conseguenza diretta della sottomissione agli interessi dei privati; un servilismo miope, riscontrabile in diverse operazioni speculative che hanno risposto solo a logiche clientelari”, dichiara, in una nota, il Partico democratico.
Secondo le Democratiche e i Democratici di Capodrise, questo atteggiamento, così pervasivo, ha riguardato ogni ambito ed è visibile ovunque.
Guardiamo, ad esempio, il parco giochi “Gianni Rodari”, ridotto in uno stato di profondo e pietoso abbandono, interdetto ai cittadini e privo di controlli. È facile rilevare, per chiunque, le pesanti carenze nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei servizi igienici, della casupola degli attrezzi, del verde pubblico e delle attrezzature per i bambini: quelle poche rimaste funzionanti.
Parco “Rodari” è l’unico polmone verde della città e, per molti versi, è il biglietto da visita della nostra comunità. Si tratta di un angolo unico del patrimonio pubblico, che non merita di essere abbandonato al suo destino: necessità di più cura, di più attenzione, di una maggiore sorveglianza e, soprattutto, di essere accessibile. Merita di ritornare ad essere quello straordinario luogo di aggregazione, dove nonni e nipoti hanno imparato a conoscersi e a creare una rete di solidarietà e di scambio generazionale.
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