ROMA – Angelino Alfano, ministro degli Esteri, con successo ha bloccato lo ius soli, la legge che precede di conferire la cittadinanza italiana a chiunque nasca nel nostro Paese, con questo gesto ha guadagnato punti agli occhi del popolo di centrodestra, e non è escluso che il Cavaliere abbia intenzione di riportarlo nella casa ospitale di Forza Italia, da cui il ministro fuggì alcuni anni fa per dare una mano prima a Letta, poi a Renzi. Scelte queste che lo hanno reso antipatico ai berluscones fedeli al capo, ma non definitivamente. Infatti, un quotidiano ieri ha pubblicato un articolo titolato così: «Alfano ritrova il quid e torna da Berlusconi».
La notizia ovviamente è stata smentita da Arcore per motivi di opportunità, ma siamo certi che essa sia fondata.
Nel senso che Silvio sta davvero pensando di riprendersi il figliol prodigo, anche se non lo confessa apertamente per non irritare la truppa ansiosa di essere ricandidata per la prossima legislatura.
L’indennità parlamentare infatti sta a cuore a una massa di azzurri, tutti timorosi che la concorrenza di Angelino possa danneggiarli.
Più chiari di così non potremmo essere. Forza Italia respinge colui che ritiene un fedifrago perché difende i posti disponibili in Senato e alla Camera.
Non per altro. Ma il giovin politico siciliano non è affatto sgradito all’ex premier che lo elesse a proprio delfino e lo promosse a segretario del partito.
Il rientro alla casa del padre del fuggitivo non è pertanto una ipotesi stravagante. Si realizzerà? Secondo noi sì, anche perché possediamo informazioni di prima mano. Poi chi vivrà vedrà. A suffragio della nostra previsione, aggiungiamo che ieri Enrico Costa, ministro alfaniano, si è dimesso dal governo perché ne ha piena l’anima di stare con Gentiloni. Che significa? Anche Costa, ex azzurro, smania dal desiderio di fare marcia indietro per accucciarsi ai piedi del dottore presidente. Queste sono le notizie. Le interpretazioni delle quali spettano al lettore. Noi una idea in merito l’abbiamo ed è quella descritta.
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