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Giulia Cecchettin ritrovata morta, accoltellata alla testa e al collo

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Il mostro Filippo Turetta, presunto assassino 22enne in fuga da sabato scorso, accusato di tentato omicidio nei confronti della ex fidanzata Giulia Cecchettin, starebbe ancora scappando e, soprattutto, che sarebbe riuscito a oltrepassare i confini nazionali. La polizia di Lienz, contattata, ha replicato con il più classico dei «no comment» per «non rischiare di inquinare le indagini italiane». Una strada che, evidentemente, il giovane di Torreglia non ha percorso a caso: il ragazzo non ha con sé un cellulare e la sua auto non è dotata di navigatore. Da buon appassionato di trekking in montagna, però, quelle zone le conosce bene. Per arrivarci, è passato per Piancavallo, Vajont, Palafavera, Passo Giau. A settembre, poi, c’era stato quel concerto, sempre in Austria. Lui e Giulia avevano comprato i biglietti quando ancora erano una coppia e, dopo essersi lasciati, avevano deciso di andarci comunque, ma da separati. Giulia insieme a sua sorella Elena in treno, mentre Filippo ci era arrivato in auto. Potrebbe aver memorizzato dunque il tragitto?

Intanto il corpo di Giulia Cecchettin è stato recuperato questa mattina, 18 novembre, nei pressi del lago di Barcis, dove da ieri si erano concentrate le ricerche di Filippo Turetta e Giulia Cecchettin, la coppia di ex fidanzati svaniti nel nulla da sabato sera. A confermarlo la procura di Venezia e i carabinieri. Il corpo era in un canalone tra il lago e la zona di Piancavallo, nella zona di Pordenoneaddosso gli stessi abiti che la 22enne indossava al momento della scomparsa.

Il lago di Barcis si trova lungo la direttrice che l’auto del 22enne ha seguito una settimana fa nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre, ripresa lungo la strada pedemontana a Caneva, quindi a Polcenigo e poi a Piancavallo. Considerato che la “fotografia” successiva è stata scattata all’uscita delle gallerie tra Erto e Casso e Longarone, le ricerche si erano concentrate nella zona del lago di Barcis, località dove il veicolo era costretto a passare non essendoci strade alternative.

La procura e i carabinieri riceveranno a breve i risultati degli esami sulle macchie di sangue repertate sul marciapiede della strada vicinale della zona industriale a Fossò (Venezia), distante 6 km da Vigonovo. Sul corpo recuperato verranno effettuati i prelievi di tessuto e di sangue per estrarre il profilo genetico e confrontarlo con quello dei familiari di Giulia.

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