CASERTA – Posticipare i saldi invernali al 2 febbraio 2024 è la proposta maturata in seno alla Confesercenti, ieri, nel corso di una riunione del direttivo Fismo (Federazione italiana settore moda) nella sede provinciale, per analizzare la situazione del comparto abbigliamento e calzatura e analizzare le proposte da porre in essere per frenare la crisi. All’incontro, presieduto dal direttore provinciale Gennaro Ricciardi, hanno partecipato gli operatori del territorio. Secondo Fismo Confesercenti, il caldo anomalo sta causando una contrazione degli acquisti di capi invernali. Questo problema si aggrava ulteriormente a causa delle sfide finanziarie affrontate dalle famiglie, a causa dell’aumento dell’inflazione. Di qui l’esigenza di differire la data dei saldi invernali del 2024 alla prima settimana di febbraio. Questo cambiamento consentirebbe ai negozi di avere un periodo più lungo per recuperare le vendite perse. I dati raccolti da Fismo dimostrano che la gestione inadeguata delle tempistiche dei saldi metterebbe in svantaggio i negozi “di vicinato” rispetto alla grande distribuzione e, soprattutto, alle piattaforme di commercio elettronico. Le piattaforme online possono beneficiare di economie di scala maggiori, poiché hanno costi inferiori in termini di personale e infrastrutture. Uno scenario complesso per i negozi di tessile, abbigliamento e calzature che non solo chiudono, ma non aprono nemmeno più. Secondo i numeri dell’Osservatorio Confesercenti, nel 2023 si dovrebbero registrare solo 2.167 iscrizioni di nuove attività, -3.349 rispetto a dieci anni fa. A tal proposito, Fismo ha suggerito l’introduzione di un regime fiscale agevolato per i piccoli negozi di vicinato “sotto i 400mila euro l’anno di fatturato”.
I commercianti: «Saldi da rinviare»
Redazione
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