CASERTA. L’Asl di Caserta, ha sospeso l’efficacia dei contratti che consentivano al centro Cefim di operare per conto del Servizio sanitario regionalecon delibera n. 1502 del 25 agosto 2023, Il centro medico polispecialistico, impegnato da più di vent’ anni nel campo della riabilitazione, è rimasto chiuso fino allo scorso 4 settembre quando, dopo un vertice in Prefettura, la situazione pareva aver trovato soluzione tramite dei lavori da effettuarsi, per riprendere le attività terapeutiche essenziali per tutti i pazienti. Ad oggi, stando alla lettera scritta dal papà di uno dei ragazzini che usufruiva delle prestazioni del Cefim, pare che nella famiglia Santangelo non si trovi accordo per la ditta e a pagarne le pene siano come al solito i pazienti. Un caos generato dalla mancata realizzazione dei lavori per gli adeguamenti alla struttura e che ha gettato nello sconforto soprattutto le 41 mamme i cui figli erano in cura riabilitativa.
Ecco lo scritto di Pasquale Bosso: “In qualità di portavoce dei genitori dei pazienti (circa 240) del centro riabilitativo Cefim , ed assieme alla Onlus “Il mio mondo esiste” rappresentata dalla presidente Chiara Guerriero, vorremmo sottoporre alla vostra redazione l’annosa vicenda inerente la sospensione, speriamo temporanea, del centro riabilitativo in regime Asl. Da questa sospensione, dovuta per legge, a moltissimi pazienti non è stata più assicurata la continuità terapeutica in maniera parziale in alcuni casi, e, purtroppo totale in tanti altri. “L’impegno” richiesto dalla Asl agli altri centri riabilitativi al fine di assorbire i pazienti scoperti da continuità terapeutica non ha sortito gli effetti sperati, in quanto non c’è capienza strutturale e di personale. Nel frattempo, il centro riabilitativo Cefim lavora in forma privatistica, tenta di offrire trattamenti per quel che può, avendo perso diverse figure professionali, ma, ciò non toglie che, pur avendo ricevuto prescrizione da Asl per lavori di adeguamento della struttura dal mese di Marzo, al momento non ha ancora effettuato alcunché”.
Ricordiamo che si parla di 240 pazienti, soprattutto bambini ed anziani disabili. L’Asl, avendo sospeso i contratti con il Servizio sanitario regionale, avrebbe dovuto, al contempo, provvedere al trasferimento dei pazienti Cefim in altre strutture convenzionate. Ora, invece, persone che hanno necessità di cure e terapie, si ritrovano senza assitenza o con assistenza parziale.
Sulla sospensione delle attività al Cefim c’è stata anche l’apparizione della politica, Una sensibilizzazione c’è stata tramite la consigliera regionale della Lega Antonella Piccerillo che chiedeva un intervento della giunta regionale in difesa dei pazienti. «Urge un intervento della giunta regionale che, non solo interrompe la continuità delle terapie, ma non indica neppure una struttura alternativa agli utenti, vittime sacrificate della mera assenza organizzativa. Occorre che il presidente De Luca corra ai ripari dando risposte serie alle tante famiglie che, legittimamente, in questo momento si sentono smarrite e abbandonate».
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