Le condizioni di Carmine De Rosa, l’agente della Polizia penitenziaria di Teano, coinvolto nell’incidente mentre inseguiva un detenuto dato alla fuga, sono state giudicate come fuori pericolo. L’episodio è avvenuto all’ospedale San Paolo di Milano, dove un detenuto di origini palestinesi Nazim Mordjane, di 32 anni detenuto evaso dalla finestra del bagno del pronto soccorso.
Il detenuto era stato accompagnato in ospedale mercoledì sera, ferito durante una lite con un altro recluso, scoppiata nel carcere di San Vittore dove si trovava dallo scorso 10 agosto per la rapina in concorso di un Rolex. Alle 5.25 l’evasione.
La caduta
L’agente De Rosa non ha esitato un istante e si è lanciato all’inseguimento del fuggitivo, che con un salto ha raggiunto un’aiuola a pochi metri dalla finestra del piano rialzato. Non è successo lo stesso per l’agente, che ha messo il piede in un’intercapedine tra l’area verde e il fabbricato, facendo un volo a testa in giù e atterrando almeno dieci metri più in basso. Il resto è cronaca di una corsa disperata in ospedale, dove le condizioni dell’uomo sono subito apparse critiche.
Dopo la caduta, De Rosa si è alzato e ha cercato aiuto nel pronto soccorso, ma le sue condizioni si sono aggravate. È stato sottoposto a un intervento neurochirurgico per trattare un ematoma cerebrale e per la stabilizzazione di una frattura alla colonna vertebrale causata dall’impatto al suolo. L’intervento è riuscito, ma De Rosa rimane sedato farmacologicamente a scopo neuroprotettivo. La sua evoluzione clinica e la valutazione strumentale continuano ad essere monitorate.
È un sollievo sapere che De Rosa è fuori pericolo, ma la sua riabilitazione potrebbe richiedere del tempo e cure specialistiche.
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