di gianclaudio de zottis
CAPUA (PASTORANO) – Pastorano, piccola frazione del comune di Capua che presenta una mini zona industriale è stata teatro di un incendio dalle gigantesche proporzioni, forse di natura dolosa, difficile fare ipotesi allo stato dei fatti le informazioni in nostro possesso, sono poche.
Sta di fatto che una densa nube e coltre di fumo si è sprigionata da questo capannone (forse abbandonato), creando non pochi problemi. Va precisato che c’è stato l’intervento dei vigili del fuoco di Caserta, abbastanza tempestivo, della sezione distaccata di Capua, tuttavia dubbi ed interrogativi permangono.
Alcune reazioni politiche dei paesi limitrofi, ai fatti ai tristi fatti, avvenuti tra cui il presidente della provincia e sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca “Un grave disastro ambientale per tutto l’agro caleno. Oltre al fatto che da domani potrebbe bloccarsi la raccolta della parte umida dei rifiuti. Sul posto i vigili del Fuoco, l’Arpac, i vigili urbani, i ragazzi della Protezione Civile ed il sindaco di Pastorano con il quale sono in contatto per gli eventuali provvedimenti da adottare a tutela della sanità pubblica. Per il momento suggerisco la massima attenzione. In particolare, per quanto i venti stiano portando la nube lontano dal nostro paese, consiglio di tenere le finestre chiuse e di evitare di stare molto tempo fuori casa”.
Preoccupazione è stata espressa anche dal sindaco di Camigliano, Antonio Veltre: “E’ in atto un incendio di considerevoli proporzioni nell’area industriale di Pastorano che ha causato un fitta nube di fumo. La zona è attenzionata dalle autorità competenti. Al momento non si hanno altre informazioni certe. In via del tutto precauzionale si raccomanda di tenere chiuse porte e finestre”.
Si attende qualche dichiarazione magari del sindaco di Capua, che possiamo riportare, l’area è attenzionata dalle autorità competenti in attesa di rilievi e quant’altro per la ricostruzione dei fatti per l’individuazione di eventuali colpevoli, non si esclude nessuna pista nè quella dolosa nè colposa.
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