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Il centro di riabilitazione CEFIM ha improvvisamente chiuso le sue attività agli utenti

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Caserta – La situazione presso il centro Cefim di via Ferrarecce è diventata una vera e propria Odissea per i circa 250 pazienti che quotidianamente ricevevano assistenza sanitaria riabilitativa presso questa struttura. Contrariamente a quanto inizialmente previsto prima delle ferie estive, il centro ha improvvisamente chiuso le sue attività agli utenti. Questi ultimi si sono trovati davanti alla porta chiusa senza alcun preavviso, trovando solamente affissa la prima pagina di una delibera con cui il direttore generale Amedeo Blasotti ha sospeso le attività del centro.

L’assenza di comunicazioni e di avvisi ha causato confusione e disagio tra i pazienti e le loro famiglie. La struttura si trova in via Ferrarecce, nel cortile interno del civico 102, e il blocco delle attività riabilitative ha generato un caos ulteriore in una strada già trafficata.

La chiusura delle attività è stata causata dai lavori di ristrutturazione necessari per la sicurezza degli utenti, tra cui la realizzazione delle scale antincendio, l’installazione di porte taglia fuoco e il rifacimento dei bagni. Questi interventi erano stati pianificati ma sono stati ostacolati da problemi societari interni al Cefim.

Le famiglie, specialmente quelle con bambini affetti da diversi tipi di disabilità, sono preoccupate per la mancanza di terapie e assistenza. Molte mamme si sono presentate davanti alla struttura chiusa, chiedendo spiegazioni e lamentando il fatto che i loro figli abbiano bisogno di cure immediate. L’atteggiamento di chiusura da parte del centro ha aumentato la frustrazione degli utenti, che sono preoccupati per la continuità delle terapie e dei trattamenti necessari.

Alcuni genitori hanno persino chiamato la Polizia per la situazione, ma gli agenti hanno spiegato loro che la prima cosa da fare è contattare l’Asl per ottenere informazioni e supporto.

Le famiglie colpite da questa situazione si stanno organizzando e coinvolgendo avvocati per far rispettare i diritti dei pazienti e cercare una soluzione alternativa per le terapie necessarie. La chiusura improvvisa del centro ha causato un grave disagio e un senso di abbandono tra le famiglie e gli utenti che dipendevano dalle cure fornite da questa struttura.

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