Operazione dei, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha portato al sequestro di migliaia di reperti archeologici provenienti da scavi clandestini nel territorio della Provincia di Caserta. I reperti archeologici sottratti illegalmente al patrimonio dello Stato hanno generato un giro di affari stimato intorno ai 3 milioni di euro nel mercato dei beni archeologici.
Il sequestro ha coinvolto vasi antichi, reperti in marmo, monete archeologiche e altri oggetti di varia natura, databili tra l’VIII sec. a.C. e il II sec. d.C. Alcune delle monete avrebbero raggiunto un valore di 70-80 mila euro sul mercato illecito dei reperti archeologici.
Nel corso delle indagini, diverse persone sono state denunciate per i reati di ricettazione e furto di beni culturali. In precedenza, altre operazioni avevano portato all’arresto di individui coinvolti in scavi clandestini o nell’esportazione illecita di beni culturali.
Inoltre, ricordiamo un precedente caso in cui il Soprintendente per le Province di Caserta e Benevento era stato arrestato per ricettazione di beni culturali, e il suo processo si sta svolgendo davanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Si precisa che tutte le persone coinvolte sono da ritenersi presunte innocenti fino a sentenza definitiva e che le misure precautelari sono state adottate senza contraddittorio con le parti e le difese, che verrà valutato in seguito dal giudice.
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