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Cefim perde il pelo ma non il vizio, ma non la spunta

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CASERTA – Dopo anni nuovamente una nuova vertenza relativa al centro Cefim di Via Ferrarecce a Caserta, che ogni decennio circa  ci tenta . Questa volta  grazie alla segreteria provinciale della Funzione pubblica Cgil di Caserta si esulta per l’esito dell’accordo raggiunto con il centro di riabilitazione “Cefim” di Caserta, che è riuscito a scongiurare la perdita di oltre 50 posti di lavoro, favorito un’intesa tra i soci per la salvaguardia del prosieguo delle attività e definito l’immediato pagamento di gran parte di tutte le spettanze vantate dalle maestranze. Il tutto è avvenuto presso il tavolo di raffreddamento convocato dal prefetto di Caserta a seguito dell’avvio dello stato di agitazione promosso dalla Cgil.
L’incontro è stato presieduto dal capo di gabinetto Biagio Del Prete e ha visto la presenza del direttore amministrativo dell’Asl Giuseppe Tarantino, dei due fratelli soci Giovanni e Maria Paola Santangelo e per la parte sindacale, i segretari della Funzione pubblica Cgil Luigi Capaccio e Raffaele Maietta, le Rsa Alessandra Iorio e Lucia Pasquariello, i segretari di Cisl, Fesica e Fails.Il motivo del confronto era legato al mancato pagamento di circa cinque mensilità arretrate e la mancanza di intesa tra i due soci per la nomina dell’amministratore. Considerato che la controversia, in corso da diverso tempo tra i due fratelli, era stata oggetto anche di un’ordinanza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, «va segnalato che prima dell’incontro – si spiega nella nota della Cgil – il contenzioso in atto, non lasciava presagire un imminente risoluzione con elevato rischio per la salvaguardia delle attività del centro. Senza un amministratore, e non potendo in questo modo far fronte a tutte le scadenze economiche, era concreta la possibilità che l’Asl avrebbe revocato tutte le convenzioni, con l’inevitabile conseguenza della perdita di oltre cinquanta posti di lavoro e la chiusura di una struttura di riabilitazione storica della città di Caserta».

Fortunatamente, l’incontro di ieri «ha sancito – prosegue il documento del sindacato – l’intesa sulla nomina di due amministratori del centro (uno per socio), la nomina di un nuovo direttore sanitario, il prosieguo nell’attività di fisiatra di Giovanni Santangelo e l’immediato pagamento alle maestranze di almeno tre mensilità arretrate.

«Esprimo tutta la mia soddisfazione per l’intesa raggiunta – ha dichiarato il segretario generale della Fp Cgil di Caserta, Luigi Capaccio – e ringrazio la Prefettura che, a seguito della nostra richiesta, ha immediatamente costituito un tavolo di raffreddamento. In tal modo, così come avevamo auspicato ai lavoratori, i due soci sono giunti ad un’intesa per la salvaguardia del centro e delle condizioni economiche delle cinquanta famiglie che da esso dipendono».

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