Sarà la magistratura inquirente, in particolare la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha disposto l’esame autoptico, a fare luce sul decesso di Aldo Mambro, il trentaduenne di Rocca d’Evandro deceduto venerdì al San Sebastiano di Caserta dove si era recato per un intenso dolore alle gambe. Il giovane del Casertano era molto conosciuto anche nel Cassinate e nella Valle dei Santi.
La famiglia, che vive tra San Cesareo e Rocca d’Evandro, ha infatti solidi rapporti con il territorio e Aldo – anche dai tanti messaggi sulla sua bacheca Facebook – poteva contare molte amicizie tra Cassino, Cervaro e Sant’Apollinare. Appassionato di caccia, raggiungeva spesso le zone montuose del Cassinate per delle battute di caccia insieme ai suoi amici. Forte il dolore per l’inattesa scomparsa: in tanti ricordano il suo coraggio e il suo buonumore, sempre pronto a tenere uniti gli amici.
L’accertamento
Ancora in fase di ricostruzione, la sua improvvisa morte potrebbe essere riconducibile a cause naturali, ma vista la giovane età la procura sammaritana ha disposto che venga comunque eseguita l’autopsia sul corpo del trentaduenne per fugare qualunque possibile responsabilità medica.
Secondo una primissima ricostruzione dei fatti Aldo sarebbe entrato nel nosocomio casertano lamentando un dolore alle gambe. Ma a distanza di qualche ora, il quadro clinico è precipitato portando a un improvviso e inatteso decesso forse a causa di un arresto cardiaco.
La procura ha disposto l’autopsia per fugare ogni dubbio e chiarire le esatte cause della morte. Atteso il nulla osta del magistrato, verranno fissati i funerali.
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