Il mondo dell’avvocatura dice addio ad uno stimatissimo avvocato: è venuto a mancare il penalista Giovanni Aricò.
A ricordarlo su facebook l’avv. Gennaro Iannotti: É morto l’avvocato Giovanni Aricò, impareggiabile avvocato, giurista e processualista di livello altissimo. Il dominatore quali – quantitativo dei ruoli di tutte le VI sezioni della Cassazione. Appassionato garantista.
Perdo un caro inestimabile riferimento dal quale ho avuto ed ho imparato tanto.
Il suo amore per la città di Santa Maria Capua Vetere: maggio 2018, sesta sezione, aula gremita, ricorso che riguardava fatti legati al clan dei casalesi. Mentre iniziava a tagliare la questione (perché Aricò non illustrava i motivi di ricorso, Aricò tagliava a fettine le questioni di diritto contenute nella sentenza impugnata), ricordò il suo maestro delle scuole elementari frequentate a Santa Maria Capua Vetere. Mutò il tono di voce e disse: “si chiamava Cecere”.
Il suo amore per il Foro (che ha sempre sentito come il suo Foro): era un sabato mattina dell’inverno del 2011. Si votava la sfiducia al governo Berlusconi. Avevamo lo spread alle stelle. Quell’anno il simulacro di oratoria il consiglio dell’ordine decise di dedicarlo al suocero di Aricò, l’avvocato Ciro Maffuccini, un gigante della parola e della tecnica forense. Il Caposcuola dell’avvocatura penale sammaritana insieme con Alfonso Martucci e don Peppino Garofalo. Quel giorno – per un improvviso impedimento del presidente – fui io a portare i saluti della mia Camera penale. E parlai dell’amore per il maestro, perché l’avvocato Maffuccini era stato il Maestro del mio Maestro, l’avvocato Giuseppe Stellato.
Ricordo che indossava una cravatta viola con fiorellini bianchi (è quella che vedete in foto) che gli regalai per non so quale Natale. Mi disse di averla indossata di proposito…fui molto felice quel giorno.
Ricordo quando venne a discutere il processo AIMA nel 2003. Fu l’unico giorno in cui nell’aula della III Sezione – collegio Casella – Cananzi – Modestino – c’erano più avvocati accorsi per ascoltarlo che imputati (e non erano pochi…forse 250… ma non ne sono sicuro, data la vecchiaia)
Questo per dire cosa? Per dire che chiunque l’abbia conosciuto non può non averlo stimato e non potrà che rimpiangerlo, chi gli ha voluto bene si stringe al dolore dei famigliari e alimenterà vivida la lezione della sua umanità.
W l‘Avvocatura pensante. W Giovanni Aricò!!!
Giovanni Aricò, noto in Sicilia per aver partecipato al fianco di Piera Maggio, Piero Pulizzi e all’avvocato Frazzitta, alla fase finale del processo per il sequestro di Denise Pipitone, Piera Maggio la mamma della piccola, scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004 scrive : “Sono profondamente dispiaciuta nel sapere della dipartita dell’avvocato Giovanni Aricò . Ho avuto modo di ascoltarlo, un uomo pacato ed elegante che riusciva ad essere una persona capace di trasmettere il suo amore e dedizione per la professione che svolgeva. Era un eccellente penalista. Adesso posso dirlo, grazie alla sua stimata conoscenza, non a caso gli ho dedicato un mio post. Scrissi una sua frase che mi disse durante una nostra conversazione davanti al mio sconforto, dopo aver appreso la sentenza in Cassazione”.
Le parole dell’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio: “È venuto a mancare un grande penalista che con spirito di liberalità, mi aveva affiancato nel processo per il sequestro di Denise Pipitone davanti la Suprema Corte; un uomo di una sapiente semplicità, un oratore capace di cogliere con puntuale precisione il tema del decidere. Mancherà a tutti noi la saggezza di un avvocato che è stato e sarà esempio per intere generazioni”.
Aricó era originario di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta.
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