CASERTA – La sentenza di stasera dell giudice della prima sezione monocratica del tribunale di S. Maria Capua Vetere, Patrizia Iorio, è quella di primo grado e dunque è tutt’altro definitiva.
Condanne durissime per i due imputati: 5 anni e 4 mesi sia per Francesco Iavazzi e anche per Carmine Sorbo, i quali dovranno risarcire i Comuni di Caserta e Maddaloni costituitisi parte civile, con quello di Maddaloni rappresentato dall’avvocato Giovanni Vairo, reduce da un percorso netto, da diversi successi che ultimamente hanno rimpinguato, a colpi di sentenze favorevoli, le casse del Comune che lui ha rappresentato in diversi processi.
Esattamente il contrario di quello che è successo per all’avvocato Genny Iannotti, difensore di entrambi gli imputati, uno che da anni mobilita ed alimenta politici e imprenditori, assistiti con pubblico danaro di appalti e affidamenti provenienti da comuni e da altri enti strumentali, affinché presentino querele, ovviamente tutte da lui patrocinate.
La durissima condanna, che ha dato pieno riscontro alla struttura accusatoria del pubblico ministero Giacomo Urbano che ha sempre creduto in questa indagine genuina ed intellettualmente onestissima.
A dimostrazione della rovinosa sconfitta della difesa dei due imputati c’è anche da considerare l’elemento importante della cosidetta provvisionale. In poche parole, mentre il risarcimento dei danni, che Sorbo e Iavazzi, secondo il giudice di primo grado dovranno corrispondere alle parti civili, cioè ai comuni di Caserta e Maddaloni, con importi da determinare in separata sede, cioè davanti al giudice civile, diverso è il discorso per la citata provvisionale, che è un risarcimento fissato ed immediatamente esecutivo così come capita nelle condanne comminate in sede civile. Nel dettaglio, Francesco Iavazzi e Carmine Sorbo, dovranno in solido risarcire subito 355.535€ ai comuni di Caserta, e al comune di Maddaloni 140.244€. Il giudice ha, contestualmente sancito il sequestro dei beni appartenenti alla Impresud di Iavazzi fino alla concorrenza dei 495mila euro circa, somma complessiva della provvisionale inflitta.
Va, infine, sottolineato che la sentenza odierna riguarda i reati compiuti dal 18 Settembre 2014 in poi, visto che i reati precedenti a questa data, che pure erano in contestazione, si sono prescritti, salvando letteralmente Carmine Sorbo e Francesco Iavazzi da possibili, ulteriori aggravi della loro pena.
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