CASERTA- Passato il Santo passata la festa dice un proverbio attribuito anche a coloro che, dopo aver ottenuto il piacere richiesto, si dimenticano ben presto del bene ricevuto. In questo caso vogliamo parlare non degli eletti, ma di un qualcosa di simile che fanno solo bella mostra di se, come i Vespasiani, oggi servizi igienici stradali, che vengono utilizzati per eventi o manifestazioni.
Penso che molte persone, in particolare di mezza o terza età, ricordino i vespasiani.
Forse i più giovani non li hanno mai visti o ne hanno solo sentito parlare, ma questi servizi igienici pubblici prendevano il nome dall’imperatore romano Tito Flavio Vespasiano poiché pare che egli sia stato il primo a renderli fattibili e a imporre un tassa per il loro utilizzo.
Oggi desidero riflettere sull’importante ruolo che svolgevano i vespasiani, ruolo che oggi svolgono i box di servizi igienici pubblici stradali che nel corso degli anni sono stati inseriti nel tessuto urbano.
Perché riflettere su un argomento che ci fa arrossire e crea imbarazzo e disagio? La risposta è perché l’altro giorno, mentre passavo vicino ai giardinetti di Piazza Padre Pio, mi ha fatto tenerezza osservare la gestualità e la spontaneità di un bambino di quattro o cinque anni. Ho visto il bambino staccarsi dal gruppo, correre, tirare su la magliettina e tenerla con il mento, tirarsi giù i pantaloncini, fare pipì poco distante dagli altri bambini e subito dopo tornare velocemente a giocare con gli amichetti.
Perché riferisco ciò? Perché tale scena mi ha portato alla mente una riflessione: e se la stessa scena fosse stata svolta da un adulto? Senz’altro avrebbe provocato un certo imbarazzo, ma a chi non è capitato di osservare qualche adulto svolgere tale bisogno vicino ad un muro o ad un albero, il più delle volte incuranti dei passanti e della presenza di bambini e donne.
Vorrei quindi portare i lettori a riflettere se non si siano mai trovati in una situazione del genere, cercando di resistere ad una necessità fisiologica mentre ci si adopera per risolverla. Di solito ci si affretta verso un possibile posto appartato, ma non sempre è possibile, oppure si entra nel più vicino bar o locale e, prima di ordinare un caffè, si chiede al barista dov’è il bagno. Il più delle volte la risposta è “Purtroppo è guasto, non è utilizzabile”: spesso non è vero ma lo dicono per evitare di far utilizzare il bagno agli occasionali avventori, anche se, per legge, gli esercenti pubblici dovrebbero avere un bagno efficiente. Penso soprattutto a quelle persone che per lavoro sono fuori all’aperto e non sempre hanno la possibilità di trovare una toilette: ecco perché c’è la necessità di più servizi igienici pubblici stradali ed accessibili.
Abbiamo mal pensato che l’amministrazione locale abbia iniziato a far installare nuovi box di servizi igienici coperti, di diverse forme e dimensioni, per un farne fruire a cittadini bisognosi. Tale nuova iniziativa, abbiamo pensato che forse visto il successo della festa patronale si sia deciso di farli stazionare nella Piazza di S. Benedetto, per essere fruibili, invece NO…allora lanciamo un messaggio a chi di dovere: Occupano solo suolo, rimuovete perchè cosi fanno “cagare” !!!
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