Caserta- In queste ore, sull’albo pretorio del comune di Caserta è stato pubblicata un’altra determina con cui il comune di Caserta rende noto di aver presentato ricorso rispetto al parere negativo espresso dal ministero della Cultura, cioè della Soprintendenza.
Nel decreto di diniego, l’ente che si occupa delle Arti e dei Paesaggi, aveva motivato il suo niet spiegando che l’impianto ricadeva nella “buffer zone” della reggia di Caserta e quindi un mega impianto della monnezza, sorprendentemente, incredibilmente, inaspettatamente, creava un “elemento di grave alterazione del contesto“.
Per questo ricorso al TAR, ancora una volta, il comune ha incaricato quale suo avvocato un volto noto e una persona con cui il sindaco Carlo Marino ha un rapporto storico, cioè il suo socio di studio storico, Francesco Maria Caianiello.
Il legale riceverà per presentare questo ricorso la somma di 3 mila e 992 euro, si vanno ad aggiungere alla cifra incassata per il ricorso, sempre per l’impianto di Ponteselice, ma questa volta contro la decisione della regione Campania, cioè 5 mila e 290 euro.
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