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AL COMUNE SALE LA TEMPERATURA DOPO IL VIDEO “BOMBA” DELLE DUE DONNE CHE DENUNCIANO I PRESUNTI EMISSARI DI MARINO

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CASERTA – L’utenza e i dipendenti, nonchè i consiglieri segnalano il mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione in tutte le stanzei comunali, “ad eccezione della stanza del sindaco e del segretario comunale, fanno notare gli adetti ai lavori e ciò , dimostrerebbe l’omesso obbligo del datore di lavoro, in questo caso il comune di Caserta, a garantire ai suoi dipendenti di poter operare senza rischio per la propria salute.

Si tratta di un problema che, come detto, sopravvive già da diverso tempo a palazzo Castropignano e nelle altre sedi distaccate del comune di Caserta, nonostante i controlli effettuati dai vigili sanitari dell’Asl di Caserta già nel luglio del 2018.

Vista la condizione di enorme difficoltà dei lavoratori del comune, il coordinatore provinciale di CSA Giuseppe De Lucia ha richiesto un’ordinanza di chiusura degli uffici comunali, proprio in considerazione del rischio elevato per la salute dipendenti e dell’utenza. Inoltre, è stato dichiarato lo stato di agitazione per i dipendenti iscritti alla sigla.

C’è anche l’intervento dell’ex consigliere Luigi Cobianchi, (interegerima spina nel fianco dell’amministrazione comunale) che rilasciato una lettera alla stampa: ‘Con il caldo eccezionale di questi ultimi giorni più di un dipendente ha accusato malori, ringraziando Iddio senza conseguenze gravi, ma non si può continuare a confidare in interventi provvidenziali, avuto riguardo al fatto che, in soggetti non proprio giovanissimi, magari affetti da patologie cardiocircolatorie (come l’ipertensione) o metaboliche (vedi il diabete) l’ipertermia può avere conseguenze addirittura fatali!”.
“Senza dover arrivare a richiedere l’intervento dell’Asl o dell’Ispettorato del lavoro, auspico che il buon senso residuo di chi guida la nostra città induca chi di dovere ad avviare immediatamente le procedure atte a risolvere definitivamente questa situazione insostenibile, valutando, nelle more, l’opportunità di chiudere la struttura, o di creare un diverso accesso, di modo da collocare il personale de quo in locali dotati di aria condizionata o che, quantomeno, per struttura, esposizione, ventilazione e ricambi d’aria assicurino una temperatura interna e un tasso igrometrico a norma di Legge, in rapporto alla particolare destinazione dei locali (anche avuto riguardo al carico da incendio) e al loro uso pubblico.
D’altra parte per un Ente che, da anni, ha stravolto l’Istituto dell’affidamento diretto, rendendo ordinaria una procedura che era – e resta – assolutamente straordinaria, non si vede perché non vi si possa ricorrere una volta tanto in cui davvero sussistono le condizioni di urgenza, addirittura somma!
Grato per l’attenzione riservata alla problematica che Le ho esposto, Le invio i migliori saluti, con l’impegno di tenerLa costantemente aggiornato sull’evolversi della vicenda”.

Sfortunatamente, l’impressione che continua ad emergere dal lavoro di questa amministrazione, dalle buche stradali agli alberi caduti in strada, passando per la questione climatizzazione, è che esista forte dose di disinteresse nei confronti di tutte quelle attività minime, di quell’ordinaria amministrazione che fa sì che una città possa essere gestita in maniera normale.

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