CASERTA – Si è svolta nel disinteresse cittadino più generale la manifestazione sotto le mille presenze della marcia degli immigrati campani in vista della Giornata internazionale del rifugiato, che, indetta dalle Nazioni Unite, viene celebrata annualmente il 20 giugno per commemorare l’approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati (Convention Relating to the Status of Refugees) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
E’ assodato che in città, molti giovani stranieri, grazie a programmi di accoglienza, vengono ospitati e mantenuti in appartamenti di comuni condomini. Sono nel fiore dell’età, vestono con decoro, hanno il cellulare, giocano a calcio, vanno a correre, girano quasi tutti in bicicletta o in monopattino, non hanno obblighi di lavoro, ma vivono in una condizione di separatezza oziosa dal resto della popolazione. I pochi contatti sono con i loro mediatori culturali italiani o connazionali di lunga data. Abbiamo decine di anziani soli, bisognosi di sostegno e di compagnia e dunque perché non farli assistere da questi immigrati debitamente formati? E’ una delle tante e facili possibili idee, per introdurre nel cuore vivo della società questi stranieri. Mah! sono i misteri della politica peggiore, per poter forse continuare a fomentare cortei inutili ed alimentare venute dei propri connazionali, anche perché “…qui la polizia non ci fa niente”.
In questo Paese all’incontrario, dove gli pellegrini abusivi non temono le forze dell’ordine, mentre queste hanno timore di procedere a termini di legge. Il comune (delle pannocchie), come ben sappiamo tutti, che per motivi di sicurezza, ha emanato un’ordinanza facendo divieto ai locali del centro di vendere bibite in vetro o lattine per asporto. All’opposto, quest’oggi, una folta fila di ‘rifugiati’ ha occupato il lato della ex banca d’Italia di piazza Vanvitelli con le proprie bancarelle offrendo, oltre che abusivamente, proprio tali generi di vietata vendita. Ovviamente nessuno si è azzardato ad intervenire…sono ‘rifugiati’… Ecco le foto comprovanti ciò esposto allafine dell’articolo.
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