S.M.C.V.-“La camorra ha condizionato le elezioni al Comune di Capua”. Sono queste le parole più forti e significative pronunciate dal pubblico ministero della Dda di Napoli Maurizio Giordano nel corso della requisitoria fiume durata otto ore e al termine della quale ha chiesto alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere (presidente Roberta Donatiello) di condannare a dieci anni di carcere l’ex sindaco di Capua (in provincia di Caserta) Carmine Antropoli, medico-primario dell’ospedale Cardarelli di Napoli, imputato per concorso esterno in camorra. Il p.m. Giordano ha poi precisato che per quanto concerne l’episodio dello schiaffo dato da Francesco Zagaria a Giuseppe Di Lillo, per indurlo a ritirare la candidatura, la sua richiesta è stata di assoluzione per Antropoli (l’episodio avvenne nello studio medico dell’ex sindaco).
La vicenda giudiziaria di Antropoli
Antropoli fu arrestato nel febbraio 2019 insieme a Francesco Zagaria e passò quattro mesi in carcere e tre ai domiciliari, tornando completamente libero nel successivo mese di settembre. Per la Procura antimafia, il clan dei Casalesi, così come raccontato da Nicola Schiavone e altri pentiti del clan come Nicola Panaro e Michele Barone, avrebbe condizionato le elezioni comunali di Capua del 2016 attraverso la figura di Francesco Zagaria; per la Dda inoltre l’ex sindaco avrebbe stretto un accordo non solo con Zagaria ma anche con il clan Schiavone tramite il referente sul territorio capuano Martino Mezzero, assicurando al clan appalti durante i dieci anni, dal 2006 al 2016, in cui ha governato Capua. Francesco Zagaria, dopo l’arresto del 2019, ha quindi iniziato a collaborare confermando ai magistrati il sostegno elettorale ricevuto dagli ex amministratori locali capuani in cambio di appalti concessi ad imprenditori legati al clan, in particolare alla famiglie Schiavone e Zagaria, facendo così arrestare nel febbraio 2021 quattro persone, tra cui due imprenditori, un funzionario del Comune e il cassiere di una banca; in questa seconda indagine della Dda di Napoli, denominata “Money for nothing“, Antropoli è imputato così come Ricci e Taglialatela, e il 3 maggio prossimo inizierà l’udienza preliminare che potrebbe portare ad un nuovo dibattimento. In tale seconda indagine l’ex sindaco di Capua risponde di abuso d’ufficio e turbativa d’asta; nei suoi confronti la Dda aveva richiesto l’arresto contestando l’aggravante camorristica, ma il gip ha negato il provvedimento restrittivo, escludendo ogni coinvolgimento del clan.
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