CASERTA – Possiamo partire con una certezza, gli oltre 2 milioni di euro spesi per l’ospedale modulare covid di Caserta, il prefabbricato montato nel parcheggio del Sant’Anna e San Sebastiano per i malati covid di Terapia Intensiva sono stati uno spreco. Non perché occuparsi di pazienti in gravi condizioni relativamente all’infezione da coronavirus possa essere un sfruttamento sbagliato dei fondi regionali, ci mancherebbe, ma la struttura creata ad hoc per il capoluogo è stata sempre a mezzo servizio, se non meno.
Infatti, sui 24 posti annunciati, sono 14 solo quelli attivabili. Una circostanza che ha costretto nel dicembre 2020, a pochi mesi dall’inaugurazione dell’ospedaletto in pompa magna, con la presenza del governatore Vincenzo De Luca, l’ospedale di Caserta stia cercando di ad approvvigionarsi di ulteriori 12 posti letto di terapia intensiva covid dal valore di 1 milione 325 mila 890 euro. Cifra enorme che si è andata ad aggiungersi agli oltre 2 milioni spesi dalla regione Campania. E siamo a 3.354.850 euro spesi per i soli posti letto di terapia intensiva covid a Caserta. Uno spreco perché mai è stata messa in discussione la possibilità di mettere in funzione gli ospedali dismessi ma totalmente agibili e ristrutturati di recente, come quelli di Capua e Teano, un’operazione dai costi molto più contenuti rispetto al modulare, bensì si è optato per il prefabbricatore per la trasformazione in Covid Center delle strutture di Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere.
Lo spreco raggiunse forse il suo apice quando, nell’agosto 2020, con la struttura completamente disabitata, tramite la piattaforma del mercato sanitario campano, la Soresa, l’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano ha attivato la procedura per affidare il servizio di vigilanza armata, poi consegnato nelle mani della società S.S.D.
In questi giorni, l’ospedale di Caserta ha rinnovato l’accordo, proseguendo nel contratto con la società di vigilanza armata S.S.D., al costo di 10 mila euro dal primo aprile fino al 31 maggio 2022. L’ospedale di Caserta ci ha tenuto a specificare che la spesa sarà finanziata dai fondi raccolti grazie alle donazioni per l’emergenza COVID-19 dei privati cittadini, utilizzati, quindi, per proseguire sulla strada dello spreco che ha coinvolto negli ultimi due anni l’ospedaletto prefabbricato del capoluogo.
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