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Caserta Kest’è: La biblioteca comunale è ad alto rischio, bisogna mettere in sicurezza.

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Caserta Kest’è: La biblioteca comunale è ad alto rischio, bisogna mettere in sicurezza.

Erano passate da poco le ore 18:00, quando si sono viste colonne di fumo denso uscire dai tetti della biblioteca comunale “Alfonso Ruggiero“. Ciò, ha destato non poco scalpore nell’opinione pubblica.

Quelli non assopiti e attenti a ciò che accade in questa’nostra’ città, si sono chiesti come sia potuto accadere un  simile episodio,  in una struttura pubblica che dovrebbe rappresentare un vero e proprio modello nell’applicazione delle vigenti norme impiantistiche e di prevenzione degli incendi.

Tale situazione, ci porta ad essere inquieti, sapendo che quotidianamente è frequentata, dalle nostre ‘risorse’ dai nostri figli.

Vogliamo ben pensare che l’amministrazione abbia di concerto con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dato corso ad ogni opera di messa in sicurezza necessaria, mettendo un punto agli interventi ‘spot’  e ‘cottimisti’ che potrebbero puntualmente ripetersi ma con  eventi infausi

Ci segnalano i fruitori di deficienze, a  cominciare dal sottodimensionamento della centrale elettrica, che determina continui sovraccarichi, con il rischio concreto ed attuale che si possano sviluppare nuovi incendi.

A ciò si aggiunge la fatiscenza di alcuni elementi dell’impianto elettrico, della quale fanno prova le fotografie ricevute, di quadri elettrici non protetti alla mercè di tutti  esposti, in taluni casi, a significativi episodi di infiltrazione di acqua; corpi illuminanti danneggiati che, talora, presentano parti in tensione non protette; interruttori differenziali (c.d. “salvavita”) non funzionanti come può facilmente verificarsi azionando il tasto di prova di cui sono dotati; intere aule prive di alimentazione elettrica, verosimilmente a causa di episodi di “corto circuito”.

A ciò si aggiunge la completa inadeguatezza dell’impianto antincendio: al riguardo, ci si chiede da quanto tempo il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco non effettui un’ispezione nella struttura e se per la stessa sia stato mai rilasciato un C.P.I. (Certificato di Prevenzione Incendi) , in corso di validità, cosa che sembrerebbe assai inverosimile, sia in ragione della predetta insufficienza dei sistemi di sicurezza, sia in considerazione dell’elevatissimo “carico da incendio” che una struttura come quella in parola ha, richiedendo particolari accorgimenti tecnici, ma, soprattutto, una regolare manutenzione di tutti i dispositivi di prevenzione.

E si sa – vicenda scuole docet – (leggi) che quando lo scrivente pone certi interrogativi, puntualmente gli stessi si rivelano tutt’altro che peregrini! (leggi)

Per finire, un cronico malfunzionamento dell’impianto di condizionamento dell’aria, rende le Aule di lettura gelide in inverno ed insopportabilmente calde in estate, anche a causa dello scarso isolamento delle coperture.

Questo problema, unitamente ai continui allagamenti che si verificano, in occasione di precipitazioni meteoriche discretamente abbondanti, nel livello ipogeo della struttura – ove è collocata la maggior parte dei volumi che la Biblioteca possiede – espone i libri, alcuni dei quali di valore rilevante, a condizioni intollerabili, capaci di pregiudicarne definitivamente l’integrità.

Dulcis in fundo si potrebbero aggiungere i diffusi fenomeni di risalita di umidità dal basso, che, soprattutto nei mesi invernali, determinano sia nelle Aule che negli Uffici, situazioni di assoluta insalubrità, incompatibili con la destinazione d’uso di detti spazi.

Certo che questa mia formale denuncia a mezzo Stampa raggiunga chi di dovere e che chi ne ha l’obbligo, in ragione del ruolo pubblico svolto, disponga l’immediata esecuzione di tutte le opere necessarie alla completa eliminazione delle situazioni di pericolo rappresentate, ovviamente all’esito della predisposizione di un idoneo capitolato e dell’espletamento di un regolare bando di gara. Quest’ultima precisazione, che in ogni altro luogo potrebbe sembrare pleonastica, a Caserta purtroppo appare tale. Mai come in questo caso, repetita iuvant…Kest’è !

 

 

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