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SEQUESTRANO IN CASA TUTTI I RESIDENTI DI PALAZZO FARINA

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CASERTA – C’era una volta una città quella di Caserta, oggi c’è soltanto una città in preda a facinorosi imprenditori che vogliono gettare soltanto fango avvalendosi della loro supremazia quasi camorristica che non rispettano i cittadini.

Quello che è successo stamattina davanti ad una entrata di un palazzo oramai storico in piazza Vanvitelli affianco al palazzo Castropignano lato Piazza Redentore sarà ricordato come il sequestro di persona di cittadini i quali abitano in questo fabbricato .


La sequenza delle foto , peraltro inviate da un cittadino che abita in quel palazzo e che addirittura ha una mamma ultranovantenne disabile ne è la conferma.

Ieri mattina di buon ora intorno alle 8,30 sono giunte due betoniere di proprietà di una società che opera nel maddalonese per eseguire i lavori di ristrutturazione al porticato ex pretura oggi sede del palazzo comunale. Le stesse però invece di stabilizzarsi in piazza Redentore, visto che potevano entrare essendo i lavori proprio del comune, hanno ostruito il Passaggio Marvasi davanti all’entrata del Palazzo Farina non facendo più uscire ne le auto dei proprietari del palazzo che percorrevano la salita del garage dove venivano custodite , ne  gli stessi proprietari che abitavano nei palazzi adiacenti.

Ma la cosa che è balzata più agli occhi,  che queste due betoniere sono state parcheggiate proprio sotto il frontalino del palazzo non facendo più uscire ed entrare nessuno. Uno dei Proprietari una volta sceso da casa quando ha visto la scena è andato su tutte le furie e addirittura si è recato presso gli uffici comunali ce erano addirittura chiusi perché aprivano al pubblico alle ore 15.00. A questo ci aggiungiamo che non erano presenti neanche poliziotti della municipalità nonché  agenti della polizia a due passi dalla Questura e della Prefettura . Questi imprenditori completamente padroni della città addirittura hanno cercato ed ottenuto un tentativo di sequestro di persona ai danni di piccoli proprietari che abitavano nei due palazzi adiacenti.

Non desideriamo essere troppo zelanti ma in passato e fino a qualche anno fa poliziotti municipali per ordine di qualcuno addirittura eseguivano dei veri e propri raid con multe a chi parcheggiava l’auto nei pressi  dei palazzi, oggi è tutto lecito

Ma non finisce qui, poiché per effetto di questo lavoro non si sono visti neache i responsabili dirigenziali del comune nonché politici di una città che copiando il magnate russo Vladimir Putin , hanno lasciato alla criminalità  autorizzata.

Come fiore all’occhiello di una città quella di Caserta oramai divisa fra clan della criminalità organizzata  di Maddaloni, Marcianise, Casal di Principe, San Felice a Cancello il controllo è oramai un optional , ma visto che casertani si contano sulla punta delle dita, ecco che la città assomiglia sempre più ad una Ucraina che non può neanche difendersi dove imprenditori assomigliano sempre più a magnati russi .   (PROSPERO CECERE )

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