Marcianise – Le ruspe stanno demolendo lo scempio a cui mai nessuno aveva osato opporsi prima d’oggi.
L’autore aveva cominciato con due cassette di legno vendendo meloni.
Poi sigarette di contrabbando.
Passavano i giorni i mesi gli anni e la baracca cresceva, le pareti di lamiera sostituite con quelle in muratura. Nel silenzio più assordante, tipico del nostro territorio.
Il simbolo del degrado e dell’abusivismo eletto a regola in mezzo al quintivio del liceo Quercia.
Sono passati circa 40 anni – tanto è durato tutto questo – si sono alternati molti amministratori comunali.
Ma questo monumento alla vergogna , fino ad oggi,non è mai stato sfiorato dal rischio di essere raso al suolo.
Solo uno poteva prometterlo e mantenere l’impegno con la comunità: Antonello Velardi.
A un anno di distanza dalla sua elezione Marcianise è cambiata e in meglio.
In molti lo dicono, ed altri ne sono silenti testimoni orgogliosi.
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