Caserta – Il sindaco uscente Marino non produce una sola spiegazione su quello che Caserta è stata ed è diventata nei cinque anni della sua amministrazione,ma certamente ci sono delle complicità tenutasi tra i banchi comunali negli ultmi 20 anni. Premesso ciò dobbiamo pur dire che Marino la conosce bene Caserta. Soprattutto questa Caserta. Caserta è marcia dentro ed è su questa parte della città, sulle sue attitudini, le sue pulsioni che Marino ha costruito tutta la narrazione della sua campagna elettorale, dalle ridicole baggianate sulla Lega, sullo Zinzi “made in Marcianise” e altre amenità del genere. In questa campagna elettorale che volge al termine, Marino dato vita a dei racconti che Collodi sembra che dall’aldilà, che voglia sostituire Pinocchio con lui, visto e appurato che ha sommerso la rete con una dose industriale di balle, tant’è che il suo competitor Gianpiero Zinzi ha dedotto, come i non polli che, quel tipo di Biodigestore può esistere solo nella conformazione di via Ponteselice, anche perché di questi finanziamenti il Comune ha speso già un milione e mezzo di euro circa per la progettazione di una “cosa” che è quella di via Ponteselice e che non potrà mai essere “un’altra cosa”, collocata in una zona diversa, e dulcis in fundo il tutto è finalizzato per non perdere il finanziamento da 26 milioni di euro. In Rai dopo che ha rufiutato vari confronti diretti Marino è dovuto andare, davanti le telecamere di Via Guglielmo Marconi, per non rischiare la débâcle, e nel suo continuo scansare, ed evitare gli argomenti che in una città normale sono determinanti quando si va a votare per il sindaco e per il consiglio comunale. Zinzi nelle ultime battute gli ha ribadito che la questione dei 26 milioni di euro e di tutto quello che con questi 26 milioni di euro si può fare sul fronte del business delle solite ben individuate imprese, è capitato che forse per la prima volta nella sua vita, mettersi le mani in testa e reagire in malo modo.
Carlo Marino sembra abbia sbottato verso Gianpiero Zinzi: “Bambolotto, ti metto le mani addosso”. Dalla parte del sindaco uscente la frase viene un po’ edulcorata ed è così connotata. “Bambolotto, sei un maleducato e non ti metto le mani addosso perché sono una persona perbene”.
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