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Caserta Capitale della Cultura 2020 ? Ma chi ha letto il bando e fatto domanda?

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Caserta Capitale della Cultura 2020 ? Ma chi ha letto il bando e fatto domanda?

Caserta ci riprova e sbaglia…E’ una città distratta, è come un’alunno che vuol fare, ha le capacità, ma è svogliato, pensa ad altro, vive con la testa tra le nuvole. Non si mette con la ‘capa’ sui libri, pardon sui bandi… Si,  perché non si è letto il bando che recita testualmente: «Possono partecipare al Bando i Comuni, le Unioni di Comuni e le Città metropolitane che non abbiano partecipato alla selezione per la Capitale italiana della Cultura 2018».

E si ! dice proprio “Che non abbiano partecipato…” ma il capoluogo lo scorso anno presentò la sua candidatura (la selezione è stata poi vinta da Palermo), lo fece all’alba della nuova amministrazione Marino, appena insediatasi, e lo fece presentando poi, per i tempi ristretti, copiando un progetto, sulla falsa riga di quello che era già stato presentato nel 2013 per una candidatura più ambiziosa: capitale europea della cultura.

Né la prima né la seconda candidatura andarono a buon fine. Una domanda me la porrei e mi darei consentitemi anche una risposta.

Nel mentre si continua a fare dichiarazioni e passerelle con annessi selfie, ‘state sereni’ questa volta non sarà necessario tentare di produrre sinergie e lavorare a progetti perché la città di Caserta sarà esclusa, senza ma senza se.

Caserta non ci sarà, la vicina Aversa che nel 2022 compirà il suo millesimo compleanno e che potrebbe, se riesce a presentare un programma di iniziative allettanti e di larghe vedute, anticipare i festeggiamenti di un così ambizioso genetliaco.

 Le altre città campane,che hanno manifestato interesse per il bando sono Agropoli, Benevento, Capaccio Paestum, Ravello, Salerno e Telese Terme. La validità formale di ogni candidatura e i singoli dossier verranno esaminati da una giuria di sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica per selezionare entro il 15 di novembre le dieci città finaliste da invitare a un incontro di presentazione pubblica e approfondimento. Dal ministero fanno sapere che la città Capitale Italiana della Cultura 2020 verrà scelta sulla base dei risultati di questi colloqui entro il 31 gennaio 2018. Grande soddisfazione è stata espressa dal titolare del Mibact per il raddoppio delle richieste. «Sono felice di questa forte partecipazione di tante città – ha dichiara il ministro Dario Franceschini –; comuni grandi e piccoli di tutt’Italia hanno deciso di investire sulla cultura come cardine del proprio sviluppo: è il segno di una nuova consapevolezza che è nostro dovere favorire e incoraggiare il più possibile».

Restano per ora il lizza, oltre alle campane già indicate, Asti, Casale Monferrato, Cuneo Bellano, Tremezzina, Pieve di Cadore, Treviso, Merano, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Scandiano, Montepulciano, Pietrasanta, Prato, Ancona, Fabriano, Macerata, Foligno, Lanciano, Teramo, Tivoli, Agropoli, Alberobello, Bitonto, Ceglie Messapica, Fasano, Gallipoli, Villa Castelli, Vibo Valentia, Agrigento, Catania, Messina, Noto, Ragusa, Siracusa, Nuoro, Oristano.

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