Newsletter

Resta aggiornato su tutte le ultime news, gli eventi e le attività di Caserta Kest'è

, ,

Policlinico riparte, ma dove sono gli operai?

Avatar Redazione
Home > Caserta > Policlinico riparte, ma dove sono gli operai?

Caserta – Grandi pompe si sono viste per l’ennesimo riavvio del cantiere del Policlinico (VIDEO)e l’occasione è stata ghiotta per le polemiche politiche.

Presente Vincenzo De Luca, che fin dai tempi in cui faceva il sindaco di Salerno, non si perde una inaugurazione, dalle fontanelle fino al Policlinico.

Dietro il Governatore il sindaco Carlo Marino, che poteri sul Policlinico non ne ha neanche uno ma avrebbe un dovere, quello del controllo e del costante monitoraggio dell’opera per nome e per conto della comunità che rappresenta.

I due come di routine, si sono lodati e imbrodati per la solita efficienza dimostrata, anche in questo caso. Dal centrodestra Gianpiero Zinzi ha tirato un trick track contro la premiata ditta De Luca-Marino difendendo a spada tratta l’Università a lui tanto cara.

Tutto questo smuoversi a rotazione sulle spoglie del Policlinico ci porta, come al solito, a fare i conti della ‘serva’ per restare ancorati alla dura realtà che ci si para davanti.

Più che il conto, stavolta facciamo i conti, che sono più semplici di quello che sembra. L’appalto complessivo vale più di 150 milioni di euro.

Calcolando le spese già fatte (e comprese anche le varianti che si sono rese necessarie in questi 15 anni di infiniti lavori) restano lavori per circa 90 milioni. Se il cronoprogramma dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli prevede di finire i lavori in 30 mesi. L’operazione matematica è semplice 90:3 fa 3 milioni di euro da fattura mensilmente di media. Ci è venuto il dubbio di andare a recuperare i conti dei lavori gestiti da Condotte tramite la controllata ConCorSu scarl e abbiamo scoperto che 3 milioni di euro si fatturavano, prima del 2018, in 6 mesi. A questo punto chiediamo a Riccardo Villa, imprenditore che con la sua azienda operava in subappalto al Policlinico per rifornire le tute da lavoro, quanti operai erano impiegati sul cantiere prima dello stop. La risposta è semplice: “Io ho fornito indumenti quotidianamente, prima dello stop del 2018, ai 50 operai che, assieme ai 20 dipendenti delle società, lavoravano al Policlinico” racconta. Trovato il numero è facile fare i conti: se con 50 operai al giorno si fatturavano 3/4 milioni di euro in 6 mesi, quanti operai dovrebbero lavorare oggi, che si punta a fatturare una media di 3 milioni di euro al mese? Almeno 200 se si volessero garantire i ritmi, a meno che non si intenda continuare a comprare materiali, come fatto fino al 2018, e poi spedire le fatture all’Università della Campania che, con il nuovo accordo promozionato dal Governatore Vincenzo De Luca, si è fatta garante dei debiti di Condotte. Perché al momento, quello che è certo, è che non sono 200 gli operai tornati al lavoro sabato, e neanche ieri. Vedremo nei prossimi giorni. Mentre De Luca e Marino assistevano all’ennesima inaugurazione del cantiere, c’erano e ci sono tutt’oggi 61 famiglie ‘rovinate’ dal Policlinico. Ammonta a 61, infatti, il numero di operai e impiegati che non hanno ricevuto gli stipendi per mesi, prima del 2018, e che, assieme a ditte e fornitori, si sono ritrovati a bocca asciutta a causa del fallimento di Condotte e ConCorSu che sabato ha riaperto i lavori e che, il 16 febbraio riceverà i primi 13 milioni di euro, con la speranza che, almeno, qualcuno dalle parti della Regione, cominci a porsi il problema dei ‘truffati’ di Condotte e ConCorSu.

 

Avatar Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caserta Kest’è

Caserta Kest’è

Giornale online con tematiche di politica, attualità e sport di Caserta e provincia

Cerca
Categorie