Poliziotto spara a ladri in casa. MNS: “È legittima difesa”
GIUGLIANO. Erono le prime luci dell’alba le 4:30 a Giugliano, nel Napoletano , quando all’interno del Parco del Lago di via Signorelle a Giugliano, zona Lago Patria, un uomo è stato svegliato dall’abbaiare del suo cane e ha sentito alcuni rumori provenienti dal giardino della sua casa. Il malvivente, identificato successivamente è il 35enne residente a Casal di Principe, Eugen Cami, di nazionalità albanese , il quale in maniera furtiva era entrato, stando a quanto emerso dall’indagine, con altre due persone in casa di un un poliziotto libero dal servizio.
Il poliziotto, che era in casa con la moglie e un bambino piccolo, allertato dall’abbaiare del suo cane, notava un uomo vestito di scuro con passamontagna scendere dalla grondaia, per poi correre lungo il vialetto di accesso per fuggire.
A quel punto, secondo la ricostruzione fornita dalla Questura di Napoli, il poliziotto si è qualificato come appartenente alle forze dell’ordine e ha intimato l’alt.
Ne è nato uno scontro a fuoco , un complice da dietro dei cespugli nascosto nel giardino, ha esploso un colpo di arma da fuoco che ha raggiunto il frontalino del balcone. L’agente allora ha preso la pistola di ordinanza e ha risposto al fuoco, colpendo uno dei rapinatori e costringendo gli altri alla fuga. Svegliato dall’abbaiare e le urla del poliziotto, fuoriusciva il vicino di casa che, appena visto il malvivente ferito a terra, si è avvicinava all’arma posta al fianco del ladro, e con un calcio l’ allontanava.
Il malvivente è stato trasportato in ospedale Cardarelli di Napoli dal personale del 118 in gravi condizioni: il proiettile gli ha provocato una frattura a una clavicola con la sospetta lesione del polmone. Deve essere sottoposto a un intervento chirurgico. È in prognosi riservata, ma, stando a quanto si è appreso, non sarebbe in pericolo di vita.
Le indagini
“Non ci sono dubbi sulla dinamica, l’agente di polizia che lavora alla questura di Napoli ha fatto fuoco per legittima difesa – ha detto il questore di Napoli Antonio De Jesu – Ci sono tutti gli elementi per dimostrarlo. Ha risposto al fuoco”.
I rilievi della polizia sul posto hanno già permesso di trovare la pistola usata dai criminali, una Walter calibro 7,65 con matricola abrasa, risultata rubata nel dicembre 2015 in un’abitazione a Giugliano, ed il proiettile sparato conficcatosi nella porzione in muratura del balcone.
Gli altri rapinatori, almeno due che apparterrebbero a una delle bande locali di ladri di albanesi specializzati nel furto e rapine in abitazioni, sono riusciti a fuggire. Le indagini ora proseguono per cercare di identificarli.
La dichiarazione del MNS
“Piena solidarietà al poliziotto che ha risposto al fuoco del ladro che era entrato nella sua villetta insieme a due complici e, di fronte alla reazione del padrone di casa, ha sparato”.
A esprimerla il Movimento Nazionale per la Sovranità , tramite la segreteria regionale con il Vicario Ettore De Conciliis, insieme a Marco Cerreto dirigente nazionale, e ai dirigente regionale Ciro Guerriero e Francesco Melone, per i quali “stando alle prime indagini, la reazione del poliziotto è del tutto giustificata e legittima e quindi ci auguriamo che la sua posizione venga archiviata dopo un semplice colloquio con i suoi colleghi per chiarire la vicenda, perché pare evidente che si sia trattato di un classico caso di legittima difesa”.
“La legittima difesa è un sacrosanto diritto del cittadino che è già riconosciuto dalla legge italiana e le corse in avanti per inseguire i populisti rischiano solo di creare inutili pastrocchi che produrranno processi interminabili” ha concluso Guerriero.
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