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Ornella Mariani: Grazie, Amico.

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Malgrado l’esito delle elezioni abbia evidenziato il calo del PD ed il tracollo degli Analfabeti pentastellati, passati dal 34% del 2018 a meno dell’8% e malgrado la Maggioranza parlamentare non coincida con la volontà popolare, il Figlio di Bernardo Mattarella e di Maria Buccellato non scioglie le Camere come la Costituzione pur prescrive, né si interroga su una consultazione truccata da matite farlocche, giuste a controllare e stravolgere il voto.

Ce n’è quanto basta per aprire un ampio fronte di protesta, teso ad esigere l’invalidazione della consultazione.

Ce n’è quanto basta per denunciare un Garante della Carta Costituzionale che, lungi dal difenderla, la tradisce.

Ce n’è quanto basta perché una Magistratura seria apra un’inchiesta d’ufficio.

Ce n’è quanto basta per riflettere sulla latitanza di ben ventisette milioni di Elettori.

Ce n’è quanto basta per marciare a passo spedito verso quella dittatura afro/cinese che ha già consentito a volgari Impostori di trasformarsi in Satrapi, il cui potere si abbatterà sui loro stessi Sostenitori: Imbecilli, Disonesti, Ignoranti cui imputare il deragliamento del treno della svolta ed il consolidamento del cancro del secolo: il Politically correct.

Il mantra del taglio parlamentare è stato un intollerabile imbroglio, il cui senso è sfuggito ai Minus Habentes proni al diktat di una Casta ipocritamente esigente il voto contro la Casta, schierando la singolare alleanza di Esecutivo e Minoranza.

Vani sono stati gli appelli dei Costituzionalisti alle coscienze obnubilate dall’odio, dalla rivalsa, dalla frustrazione culturale, dall’invidia sociale, dalle contaminazioni dell’aberrante modulo comunista, clamorosamente fallito nel mondo ma deciso a valere in Italia.

Vano è stato l’invito a valutare le implicazioni conseguenti alla graduale privazione delle Libertà e dei Diritti e financo della Fede, convenuta a suo tempo a bordo del Britannia ove si pianificò quel programma devastante e disumano che, ad onta di qualsiasi riferimento ai valori, varasse un Sistema escludente Dio, per la Sua evidente non inclinazione alla grammatica del profitto, ed ove un Comico decadente si impegnò a reclutare Servi ipodotati.

Vano è stato l’elenco delle depravazioni introdotte in una realtà amministrata da un Gruppo di Avventurieri e Dilettanti e Accattoni e Parassiti e Falliti.

Senza alcuna responsabilità etica, gli Elettori del Si hanno storicizzato la fine dell’Italia, ignari di avere confermato i privilegi di un Establishment corrotto e teso a perseguire la Politica dello Schiavismo; delle perversioni in danno dell’Infanzia; delle abiezioni sulle Donne.

Ho visto negati da Persone che pur credevo meritevoli della mia stima:
la grottesca figura di un Bibitaro: un anonimo e misero Improvvisatore senza arte né parte, il quale rivendica una vittoria che è la più drammatica sconfitta della nostra Storia;
il discredito da Costui provocato in danno del Paese nel mondo;
il suo spreco di denaro pubblico, attraverso le assunzioni di “Amici”;
la sua improbabile affermazione che “il Recovery Fund vale più del Piano Marshall”, rivelante un livello e uno spessore e una statura competitivi col nanismo psicologico;
la mistificazione, l’imbroglio, la incompetenza della sua parte pseudopolitica, il cui tracollo marcia di pari passo con la sua millantata credibilità.

Sono, tuttavia, serena:
il Governo del Tribuno dauno dovrà fare i conti nelle prossime ore con un incazzatissimo Mike Pompeo, che verrà ad esplicitare il fermo richiamo di Trump all’Alleanza atlantica; il senso del discorso rivolto da Washington alle Nazioni Unite; il suo attacco frontale alla Cina, Responsabile della diffusione del “Chinese virus” e Colpevole della catastrofe sanitaria mondiale e della produzione del più alto tasso di inquinamento del pianeta.

Dulcis in fundo, l’inequivoco avvertimento del Tycoon: la pace si declina attraverso la forza: “Dio non voglia che Noi si debba usare la nostra”.

Spero che il messaggio perfori la letargia quirinalizia e sia monito per quella tracotante Macchietta di Premier, Nemico della Democrazia e della Libertà.

Da ultimo, Trump non ha mancato di richiamare l’Imam di Roma, “sollecitando” l’impegno unitario a concentrarsi sui problemi reali che affliggono il Mondo: Persecuzioni religiose, Pulizia etnica delle Minoranze, Terrorismo, Traffico di droga e di Esseri umani, Depravazioni sessuali sui Bambini.

Mentre le ossa dei Padri Costituenti, la cui epocale svista fu il potere accordato ad una Magistratura politicizzata e faziosa e corrotta, si rivoltano nelle rispettive tombe, Noi riprenderemo la lotta.

Siamo destinati a crescere a margine della valanga di disoccupazioni di un autunno rovente e decisi a coltivare quella speranza sopravvissuta agli eventi ed in me riaccesa ieri a Roma da un Giovane Tassista che, ostile alla museruola, percorrendo le vie del Centro mi ha raccontato con efficace proprietà di linguaggio e cognizione esaustiva dei fatti, pezzi di Storia di quella Caput Mundi svuotata di prestigio da una occasionale Cretina.

Il suo appropriato parlarmi dei fasti capitolini; la sua orgogliosa memoria identitaria; la ribellione irriducibile alla fagocitazione; la smania di riappropriazione delle radici insultate dalla Feccia al potere mi hanno emozionato e fornito una lezione esemplare di sofferenza e di disagio coniugati al fermo proposito di reazione.

Grazie, Amico.

Andremo avanti, dunque: circolano, in questo Paese, Sardine a vario titolo ma anche Ragazzi dotati di coraggio e onestà e rigore.

Li sosterremo nel riprendersi il Futuro e la Patria.

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