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La Casa della Speranza Onlus dona la seconda colonnina salvavita

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CASERTA –  Il progetto “Caserta Città cardio-protetta”, nato dalla sinergia tra Comune di Caserta e Fondazione La Casa della Speranza Onlus, ha vissuto, nella tarda mattinata di oggi  venerdi 17 luglio, la sua seconda importante tappa.
Dopo l’installazione del primo defibrillatore in piazza della Prefettura, avvenuta lo scorso 3 marzo, la seconda postazione salvavita è ormai una realtà.

Al rito, è intervenuto l’immancabile sindaco Carlo Marino, al quale ricordiamo di ripristinare la vandalizzata postazione in Piazza Gramsci, affinchè abbia seriamente un senso questo progetto di assoluta valenza sociale, detto ciò, facciamo i nomi di chi ha presenziato: il presidente della Fondazione La Casa della Speranza, Dr. Pietro Schettino, e, sempre per la Fondazione, il past-president Dr. Vincenzo Menniti, il presidente del Comitato Scientifico Prof. Angelo Pezzullo, il responsabile del progetto “Giovane Cuore” Dr. Boris Natale, la responsabile della segreteria Giulia Motti, i collaboratori Prof.ssa Paccone e Sig. Emilio Di Benedetto, l’Avv. Roberto Desiderio consigliere comunale.

Ai nostri lettori, ricordiamo inoltre  che  “Caserta Città cardio-protetta”, si colloca in primo piano nel vasto programma condotto dalla Fondazione in tema di prevenzione, nella fattispecie nel campo specifico della cardio-protezione, attraverso la donazione e la sistemazione in luoghi pubblici strategici del territorio urbano di DAE, ovvero di quelle apparecchiature indispensabili per salvare e aumentare le possibilità di sopravvivenza per le persone colpite da arresto cardiaco.
I Defibrillatori Automatici Esterni, come si sa, analizzano automaticamente il ritmo ECG (elettrocardiogramma), determinano con precisione ed assoluta sicurezza se la defibrillazione è necessaria e possono essere usati anche da personale non sanitario, specificamente addestrato.
A tal’uopo, come il Dr. Pietro Schettino ha ribadito anche in questa occasione, la Fondazione si sta facendo carico, oltre che della donazione di defibrillatori (nove in totale quelli già autofinanziati, di cui due già impiantati), anche di una campagna di sensibilizzazione rivolta alla popolazione per spingerla ad apprendere le tecniche salva-vita previo corsi gratuiti di formazione BLSD certificata tenuti da medici e volontari della Fondazione e della Croce Rossa Internazionale.

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