Legittima difesa, si vota in Aula per alzare l’asticella. Renzi è per la linea dura. A pochi giorni dalla vittoria alle primarie, il primo scoglio che il Pd deve superare riguarda la legittima difesa.
Alla Camera dei Deputati si vota sulle modifiche all’articolo 52 del codice penale: un tema complesso, che ha grande presa sull’opinione pubblica e sul quale il dibattito è acceso, e non certo da oggi.
Lega e Forza Italia vogliono ampliare la non punibilità di chi reagisce al ladro in casa. Il partito di Salvini chiede di escludere del tutto “la colpa” di chi spara in quanto vittima, parlando di “presunzione assoluta” di non colpevolezza.
L’emendamento del renziano Davide Ermini all’esame concederebbe la possibilità di sparare in caso di aggressione notturna e di violenza e introduce il concetto di “grave turbamento psichico” come attenuante. Ma a stabilirlo dovrà essere un giudice.
La proposta di Ermini in pratica “alza l’asticella” della legittima difesa. La colpa di chi spara è sempre esclusa quando “l’errore è conseguenza di un grave turbamento psichico” perché la vittima ha visto in pericolo la sua incolumità fisica oppure i suoi beni.
Si vuole anche inserire la garanzia, per chi viene indagato e deve affrontare un processo, del rimborso delle spese legali da parte dello Stato in caso di assoluzione. La maggioranza però è spaccata. E c’è chi ritiene insensato gravare il giudice di una valutazione ex post su quanta paura avesse chi ha agito.
La scorsa settimana era stato lo stesso Matteo Renzi, durante il confronto su Sky, a chiedere di più: “Un passo è stato fatto, ma dobbiamo fare altro. Il problema sicurezza dobbiamo porcelo, la legge sulla legittima difesa va fatta molto più seria di come è adesso”.
All’interno del PD stesso c’è chi la pensa diversamente. “La stragrande maggioranza delle decisioni dei giudici porta oggi all’archiviazione o all’assoluzione degli imputati per legittima difesa. E francamente non si avverte nessuna esigenza di cambiare una norma che ha dimostrato di funzionare perfettamente. Inseguire la destra arretrando sul terreno della civiltà giuridica è doppiamente sbagliato. Perché incentiva l’uso delle armi e perchè non ci porterà neanche un voto in più. La sicurezza personale può e deve garantirla solo lo Stato. Altrimenti si va diritti nel Far West“. Lo affermano tre deputati del PD in commissione Giustizia. Marco Di Lello, Giuseppe Berretta e Giuseppe Guerini.
Alla Camera i numeri della maggioranza in linea di massima consentiranno l’approvazione della proposta Ermini. Ma altre modifiche arriveranno in Senato.
Una sola cosa è sicura. I tempi si allungheranno e così la “legittima difesa” sarà un tema presente nella campagna elettorale per le prossime elezioni politiche.
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