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AMBC: E poi finalmente EMERGENCY

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Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune

Premessa. Mentre la cittàdopo lunghi mesi di “letargo”- lotta contro pericolosi e mal gestiti residui di pandemia, mentre centinia di famiglie faticano a mettere insieme il pranzo con la cena, mentre è in corso la deflagrazione della questione socialepresso gli ex Palazzi Cirio (e in mezza città), mentre l’economia locale è in ginocchio e l’estate è arrivata solo meteorologicamente, una Giunta municipale assolutamente fuori ruolo e fuori dalla realtà, ha approvato- sotto  umiliante dettatura– un ennesimo debito di oltre 14milioni di € e ora unbilancio di previsione “sciapo”, privo di idee e di proposte politiche, che non considera neppure di striscio ciò che è successo in questi mesi, nè le proposte dell’AMBC (e questa non è una novità) né quelle della minoranza di Giovanni Schiappa e Achille Cennami (e neppure questa è una novità). Ma a non essere considerate sono anche le proposte di Marcello Buonodono di “Pronti per Mondragone, a conferma chenessuno può mettere becco sul bilancio. Una manovratecnicamente assai modesta, pasticciata, omissiva, non rispondente alla realtà e politicamente umiliante. Una vera e propria schifezza! Mondragone per questi incapaci(politicamente ed amministrativamente) è una città del pianeta Marte! Vorremmo che almeno un po’ del fervore (con il seguito di slogan e di striscioni) che alcuni hanno rivolto in questi giorni ai fatti delle 5 palazzine ex Cirio fosse per una volta dedicato a chi sta distruggendo ciò che resta di una città e della sua comunità. Quando il nostro Consiglio Comunale avrà uno scatto di orgoglio democratico? Un Consiglio comunale che continua a restare muto perfino sui contratti derivati (leggete Milena Gabanelli su Il Corriere della Sera di ieri). L’Amministrazione Pacifico dovrebbe solo dimettersi per come ha gestito questi mesi di emergenza (con calma passeremo in rassegna tutti gli errori e le omissioni di Pacifico e dei suoi) e per questi atti (di governo) osceni. Ma le dimissionisi sapresuppongono consapevolezza e dignità. Hanno parlato in tanti in questi giorni sul “red carpet degli ex Palazzi Cirio. Anche chi quasi mai si occupa di Mondragone. E non sempre sono state dette parole utili, come quelle discrete e concrete di EMERGENCYwww.emergency.it-, da anni impegnata nel mondo e da qualche tempo anche nel nostro territorio, nella vicina città di Castel Volturno: “I disordini di Mondragone che oggi stupiscono tutti sono la conseguenza tangibile dell’invisibilità istituzionale in cui si trovano a vivere migliaia di persone in questo territorio. L’unico modo per far sì che non si creino questo tipo di situazioni è agire prima, garantendo alle diverse categorie di migranti un permesso di soggiorno, un contratto regolare di lavoro, la possibilità di ottenere la residenza e di conseguenza di richiedere un medico di base presso il quale curarsi. Riconoscere diritti, per noi, rappresenta l’unica soluzione possibile.”  Sergio, Coordinatore dellambulatorio nella vicina cittadina di Castel Volturno di EMERGENCY, ci racconta la situazione a Mondragone, in seguito agli scontri avvenuti attorno alle palazzine ex Cirio, dove è stato individuato un nuovo focolaio di Coronavirus. “La costa Domiziana è una delle zone a più alta presenza di migranti in Italia. Molti sono spesso disoccupati che faticano a trovare un lavoro anche a causa delle problematiche di un territorio difficile; altri sono invece impiegati nell’edilizia e nell’agricoltura, spesso in condizioni di pesante sfruttamento. In questi anni abbiamo constatato che l’esclusione di fatto dal Servizio Sanitario Nazionale, provocata dalla mancanza di un regolare contratto di lavoro e quindi dall’impossibilità di ottenere la residenza, ha compromesso sostanzialmente il diritto alla cura per molti dei migranti comunitari presenti sul territorio. Conosciamo quella realtà, ha continuato Sergio, in questi anni sono passati dal nostro ambulatorio circa 70 pazienti bulgari di quell’area. Per la maggior parte si trattava di bambini, dato che la regione Campania non permette ai figli dei cittadini della Comunità Europea non residenti in questi comuni di ottenere un pediatra di libera scelta. Anche per questo diciamo che, in un contesto di emergenza sanitaria come quello che stiamo vivendo, garantire un medico di base è nell’interesse di tutti perché rappresenta il mezzo più efficace per tutelare la salute pubblica. https://www.youtube.com/watch?v=FAcQdRIliqo&feature=youtu.be. Assicurare a tutti i bambini, residenti e non, un pediatra di libera scelta, ha sottolineato il leader dei Verdi Giampaolo Romano, dovrà essere un obiettivo precipuo per la nostra regione. Un obiettivo -epurtroppo non è il solo miseramente mancato dai Consiglieri regionali uscenti del territorio. E speriamo che –come è successo per gli abitanti delle altre zone rosse -anche per coloro che abitano la zona rossa degli ex Palazzi Cirioha continuato l’esponente dei Verdi possa esserci qualche ristoro da parte del Governo e/o della Regione (Fondo dedicato alle aree colpite gravemente dell’emergenza Covid). E prima di continuare a parlare qualcuno, ha concluso lavv. Giovanni Romano, farebbe bene a dare almeno uno sguardo al Dossier Migrazioni 2020:  http://www.cnms.it/attachments/article/195/Dossier_migrazioni_CNMS.pdf”.

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