Mondragone – C’è chi ha grida e sta gridando a favore del leader della LEGA Matteo Salvini e chi lo sta facendo contro, in realtà, vuole che vengano risolti i problemi, le persone perbene sono alla continua ricerca della normalità!
Il 70% sta applaudendo il leader della Lega è perché fondamentalmente è stato mandato lì da chi sta insieme a Salvini perché ha ottenuto o deve ottenere qualcosa.
Insomma, per intenderci, le solite truppe cammellate; chi sta gridando contro Salvini lo fa per certificare una sua posizione finalizzata ad ottenere cose o a conservare cose già ottenute, dalla parte politica avversa, cioè dagli amici di Vincenzo De Luca.
Vediamo dai video e dalle foto sui social che c’era di tutto e di più, persone che non erano di Mondragone ma ‘invitati’ ad essere energici ‘sabotatori’ .
Probabilmente queste persone data l’esperienza maturata, hanno trovato un’occupazione :da disoccupati organizzati a contestatori organizzati.
Ad intralciare l’appuntamento dell’ex ministro ci sono non solo le proteste dei movimenti antifascisti, che si sono dati appuntamento sui social al motto Mondragone non si Lega, ma soprattutto gli strali degli alleati di Forza Italia, con il capogruppo uscente in consiglio regionale Armando Cesaro che ha annunciato la rinuncia alla candidatura senza risparmiare un affondo polemico contro il “Capitano”, principale sostenitore dell’esclusione dalle liste del figlio del senatore Luigi a causa dei problemi giudiziari della famiglia di Sant’Antimo
Tra la folla anche Ciccio, uno che ha contato non poco negli equilibri del grande spaccio regolato dalle leggi della camorra, anche dalle parti di Castel Volturno.
I POST
“Le contestazioni organizzate e violente messe in atto a Mondragone contro la Lega e Matteo Salvini rappresentano un atto contro la libertà di parola” scrive invece su Twitter il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Campania, Stefano Caldoro.
“Mondragone – con tutto quello che è successo, come si fa a lucrare su casi simili? Per fortuna non governano questi irresponsabili. Con il Covid sarebbe stata una catastrofe, come in Brasile con Bolsonaro”. Lo scrive il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in un post su Facebook.
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