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Kestè punta il dito contro onlus e ong

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Caserta – Tiene banco il rapimento e il rilascio di Silvia Romano. A parlarne anche Ciro Guerriero, presente in collegamento streaming , che punta il dito contro onlus e ong che mandano ragazzi allo sbaraglio in territori pericolosi, come l’Africa: “I cooperanti italiani devono andare con organizzazioni serie e strutturate, che mai manderebbero ragazzi allo sbaraglio.

Facciamo un’analisi seria su quelle organizzazioni che mandano questi ragazzi in situazioni a rischio”, premette il leader del movimento Caserta Kestè, da sempre impegnato nel sociale. Dunque, riferendosi ai terroristi islamici di Al Shabaab, aggiunge: “Non ci possono essere assoluzioni verso questi criminali, sono professionisti del terrorismo. Lo Stato ha accettato un ricatto e ha favorito il terrorismo.”

Lei non avrebbe pagato il riscatto di Silvia Romano alias Aisha ?
«Si tratta di una vittoria umana, è chiaro, come si fa a non essere contenti della liberazione? Però, visto che il governo nega di aver pagato, ci dica in che modo l’hanno liberata. Abbiamo il diritto di saperlo. Io non voglio sapere quanto hanno pagato, ma chi ha trattato, come si chiama, a che categoria appartiene e come hanno fatto a ottenere il risultato per via diplomatica. Tutte domande alle quali l’avvocato del popolo, attuale reggente Conte ovviamente non potrà mai rispondere».
Il premier ha detto che è stata un’ operazione di «intelligence».
«Intelligence con Gigino Di Maio ministro degli Esteri?  Siamo su scherzi a parte, dov’è la telecamera. Impossibile».

Dott. Guerriero lei non ha risposto: è stato giusto pagare il riscatto?
«Non dico che sia stato sbagliato, ma il fatto che lo Stato paghi i terroristi legittima qualsiasi trattativa, anche con la mafia. Se stabiliamo che la vita è più importante di tutto, allora non ha più senso parlare di trattative Stato-mafia, ma di “ragion di Stato”, che dunque vale per ogni situazione in cui di mezzo c’ è la vita di una persona. La liberazione di questa ragazza è una vittoria umana, lo ripeto, ma una sconfitta sotto tutti gli altri punti di vista. E non si può nemmeno tacere che abbiamo finanziato i terroristi mentre fino a pochi giorni fa fioccavano le multe contro chi correva da solo in spiaggia, e a chi chiedeva di essere aiutato, una cosa di una demenzialità assoluta».

La ragazza è stata segretata per un anno e mezzo da un gruppo di fanatici musulmani e una volta liberata ha rivendicato con fierezza la sua conversione non tanto all’ Islam ma al-Shabāb; in italiano “i Giovani”, dall’arabo Ḥizb al-Shabāb, ovvero “Partito dei Giovani”), anche trascritto as-Sciababash-Shabaab o Hizbul Shabaab o Hizb al-Shabāb, o indicato come «Movimento di Resistenza Popolare nella Terra delle Due Migrazioni» (MRP), è un gruppo terroristico jihadista sunnita di matrice islamista attivo in Somalia, nato intorno al 2006. Il nome completo sarebbe Ḥarakat al-Shabāb al-Mujāhidīnal
«È una cosa che amareggia, ma in qualche modo cerco di dare spiegazione probabilmente ha maturato certe convinzioni, come quelle secondo cui l’ occidente e il capitalismo sono il male. Sono concetti folli, senza ombra di dubbio, ma probabilmente è stata colpita dalla sindrome per cui tu, rapito, col passare del tempo non ti senti più la vittima e cominci a pensare che sei stato imprigionato in quanto colpevole, perché sei l’ incarnazione della parte sbagliata del mondo».

Appena liberata non ha detto «grazie» alle istituzioni o agli italiani, ma «sono stata forte».
«La capisco: la ragazza non può sapere in che modo è stata tolta dalle mani dei sequestratori, quindi si è limitata a dire “sono salva perché ho avuto  gli zebedei al tungstenio vanadio”».

Conte si è precipitato in aeroporto ad accoglierla in assembramento con le telecamere, giornalisti e curiosi, twittando anche prima di  Di Maio. L’ ha anche abbracciata, contravvenendo alle regole che lui stesso ha imposto a 60 milioni di persone.

 

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