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Sergio Castellitto a Maestri alla Reggia, il tributo a Mesolella

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È stato Sergio Castellitto ad occupare la poltroncina rossa essendo lui  l’ ospite di Maestri alla Reggia, presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta.

Ritorna con  Castellitto il terzo appuntamento, la manifestazione promossa dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” in collaborazione con Ciak, il magazine di cinema, diretto da Piera Detassis, la direzione artistica di Remigio Truocchio e organizzata da Cineventi insieme al Comune di Caserta, alla Camera del Commercio e all’associazione ‘Amici della Reggia’

Sergio Castellitto a Maestri alla Reggia, il tributo a Mesolella

Dopo Carlo Verdone e Margherita Buy, studenti docenti e appassionati hanno incontrato Sergio Castellitto, intervistato per Ciak da Luca Barnabè.

In apertura dell’incontro con Sergio Castellitto, è stato ricordato Fausto Mesolella, scomparso lo scorso 30 marzo, con un omaggio fatto di musica e immagini. Sullo schermo della Cappella Palatina, sono  stati proiettati brani musicali, estratti di concerti dal vivo e filmati inediti per ricordare il noto chitarrista casertano.

Castellitto ha risposto alle domande di Luca Bernabé ed insieme hanno anche commentato cinque clip tratte da film della ‘MasterClass’ di e con Castellitto stesso. Prima di passare alla rassegna delle clip è stato reso pubblico il trailer del suo nuovo film ‘Fortunata’ scritto dalla scrittrice italiana nonché moglie del regista stesso Margaret Mazzantini. ‘Fortunata’ stamattina stesso è stato classificato come partecipante del Festival di ‘Cannes’. A tal riguardo l’ospite Castellitto ha detto: “Oggi è proprio una bella giornata’. Poi si è passato alle clip ed il primo spezzone di film proiettato è stato quello di ‘Non ti muovere’, tratto dal romanzo (vincitore premio ‘Strega’ 2002) della Mazzantini stessa. Il film ha riscosso un notevole successo dove Castellitto non è stato solo regista ma anche protagonista nelle vesti del chirurgo ‘Timoteo’ “uomo­ riportando le parole dell’intervistato­ anestetizzato al dolore e quindi anestetizzato all’amore”. In sequenza è stato proiettato il film con Castellitto come protagonista, regia di Marco Bellocchio ‘L’ora di religione’, poi due film che secondo l’attore sono “caposaldo del cinema italiano” ovvero ‘Orizzonte di gloria’ di Stanley Kubrick e ‘La grande guerra’ di Mario Monicelli. Dulcis in fundo, è stato proiettato ‘Venuto al mondo’ tratto da un altro romanzo della Mazzantini. Per Castellitto, l’attore è tante cose e spesso l’attore­ riportando le sue stesse parole­ deve disintossicarsi dal ‘fegato’ del personaggio; inoltre è un bugiardo, un mentitore ma ha anche un ruolo spirituale, deve – citando Castellitto­ ritualizzare la sua menzogna. Inoltre l’ospite d’onore alla domanda di Bernabé su quale fosse stata la ‘lezione’ più importante per il suo mestiere, lui rispondeva: “Il DNA di lezione autentica è stata il teatro che per effetto domino si è protratto nel tempo”, mentre alla domanda su quale fosse stato il film che da piccolo gli ha fatto capire ciò che voleva diventare, il regista italiano ha risposto che è stato un film di Yul Brynner dove nel vederlo luiriportando le sue stesse parole­ non sapeva che stava incontrando il suo destino, il suo amore, la sua passione. Poi si è data parola agli studenti presenti nel pubblico che hanno rivolto diverse domande al regista: alcune sulla coppia ‘Mazzantini – Castellitto’ altre su aspetti del suo mestiere. Domanda che ha fatto scoprire anche i suoi gusti letterari è stata su quale fosse il suo libro preferito e lui simpaticamente ha risposto “quelli di mia moglie ovviamente”, poi ha aggiunto che uno scrittore che gli piace molto è Georges Simenon. Castellitto infine, ha concluso la serata salutando e dicendo ai presenti: “Il talento è anche nel saper imparare, il talento è di tutti’.

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