“Carissimi, state a casa il più che potete. Tutti e non solo gli anziani. Lo hanno detto e lo dicono i medici, infatti, l’Istituto Superiore della Sanità lo ha sottolineato in pubblica conferenza stampa. I medici lo continuano a dire mentre il governo lo ha detto tra le righe del Decreto che prova a contenere il contagio limitando la libertà di movimento per già l’enormità di 16 milioni di italiani, ve lo chiede io, non poco preoccupato dall’evolversi dei fatti. Così ha iniziato la sua dichiarazione il presidente di Caserta Kest’è, dott. Ciro Guerriero.
Stare a casa e rinunciare per una ventina di giorni alla vita normale, è facile da dire ma più difficile da mettere in atto, continua Guerriero. Interrompere, sospendere alcuni momenti della normale vita quotidiana. Questo è l’appello che faccio. Dire no ad una festa, dire no alla movida serale, dire no alla riunione, al riunirsi, affollarsi. In un negozio, centro commerciale, bar, pub, fila ad una cassa o davanti allo sportello di un pubblico ufficio. Stare a casa, non cadere nell’errore del tutto si ferma, tranne io. Non farsi ingannare dalla falsa illusione secondo cui tanto, tra noi, proprio a noi, non può succedere.
Dovete state a casa non perché ce lo ordina il medico o ce lo chiede il governo, sottolinea il presidente di Caserta Kest’è, ma perché è l’unica cosa da fare per rallentare il contagio che invece galoppa al ritmo di un raddoppio dei casi negli ultimi giorni ed è l’unica misura anti epidemia conosciuta e sperimentata.
È comprensibile che stare a casa sotto imposizione non si può per tanti inamovibili motivi e caratteristiche della nostra società libera. Ma per il nostro bene e dei nostri cari dobbiamo fare responsabilmente e collettivamente, da liberi e consapevoli individui quel che è giusto e necessario, cioè stare a casa il più possibile. In tutta Italia e a tutte le età. Per cominciare, tra una ventina di giorni, a farlo finire questo virus”, conclude il presidente di Caserta Kest’è.
Questo invito viene pienamente condiviso anche dai tanti commercianti del centro storico di Caserta che hanno chiesto a dott. Ciro Guerriero di far loro da portavoce nelle sedi opportune. Perché tanti negozianti casertani chiedono maggiori tutele per le loro attività. La diffusione del Covid-19, l’allarmismo mediatico e il clima rigido che si è creato, stanno incidendo drasticamente sulla capacità dei loro esercizi commerciali di far fronte anche agli impegni più banali nel brevissimo termine.
Quindi, tali circostanze hanno spinto un gruppo di esercenti casertani, appartenenti a differenti settori merceologici e rappresentativi della città, a far fare da portavoce al presidente di Caserta Kest’è per chiedere l’intervento delle autorità competenti affinché adottino misure straordinarie di sostegno degli stessi commercianti che sono stati travolti dall’emergenza coronavirus con la richiesta della chiusura immediata di tutte le attività ed il riconoscimento dello stato di crisi per l’intero settore.
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