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FAMIGLIA IN QUARANTENA: ABBANDONATI IN CASA CON IL CADAVERE

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https://www.facebook.com/location.thedoctors/videos/2860723804013886/

 

CASERTA – L’appello girava sui social da alcune ore . Colpa delle numerose FaKe news inizialmente non si è data importanza al messaggio, al grido di aiuto inviato da Luca Franzese fratello di Teresa, 47enne napoletana deceduta ieri sera, nella propria abitazione in Via Abbate 1F nei pressi di Piazza Carlo III a Napoli.

«Le istituzioni devono aiutarci siamo da 24 ore chiusi in casa con mia sorella morta. Siamo in attesa da 24 ore dell’esito del tampone per il Coronavirus – spiega Luca- nessuno ci ha fatto sapere nulla e siamo completamente abbandonati a noi stessi».

Nell’appartamento, oltre al fratello di Teresa e la salma della giovane donna sono presenti i due genitori anziani e un’altra sorella con il marito e due figli.

I sette familiari si sono messi in isolamento nel loro appartamento ma «nessuno fornisce indicazioni su cosa fare e anche le pompe funebri ovviamente non vengono fino all’esito del tampone».

Nel videomessaggio che è rimbalzato sui social, Luca con parole dure e immagini altrettanto dure, denuncia la sensazione di “abbandono” che con tutti i familiari sta vivendo in queste ore.

«Mia sorella si è sentita male ieri pomeriggio e non ha più ripreso coscienza – spiega l’uomo nel video- ho iniziato a praticare un massaggio cardiaco e abbiamo chiamato il 118».

Successivamente all’arrivo dell’equipe del 118, essuna manovra rianimativa è servita per la 47enne deceduta ed è stato allora che i parenti hanno cominciato a sospettare la presenza del virus.

«Mia sorella ha avuto un’influenza con sintomi compatibili al Coronavirus, prima di morire e abbiamo insistito per farle fare il tampone dal 118 – racconta Luca- gli operatori non avevano il kit e sono tornati una seconda volta in tarda serata per effettuare il tampone».

«Da quel momento nessuno ci ha dato indicazioni su come comportarci ma ci hanno abbandonato a noi stessi-aggiunge sconfortato l’uomo – mia sorella è qui nel letto e noi siamo ostaggio in casa, vorremmo solo sapere cosa fare e chi si sta occupando di noi».

La donna, fanno sapere i parenti, soffriva di epilessia ma seguiva una terapia e non aveva altre patologie a carico. Anche l’equipe del 118 intervenuta ieri sera è in isolamento e non ha prestato servizio dopo la vicinanza con il caso sospetto.

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