“Il bilancio definitivo del deragliamentodel treno Alta Velocità Frecciarossa avvenuto alle 5.35 all’altezza di Ospedaletto Lodigiano, in località Cascina Griona, è di 2 persone decedute e 31 feriti”. È quanto ha riferito l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
Un bilancio drammatico ma che avrebbe potuto avere proporzioni decisamente più pesanti se il convoglio avesse avuto a bordo più passeggeri. Basti pensare che il treno in quel tratto della linea ad Alta Velocità stava viaggiando a circa 280km/h.
Si è spezzato in due: due vagoni si sono ribaltati, il troncone posteriore del treno si è fermato sui binari, mentre la parte anteriore che si è sganciata per l’azionamento automatico di sistemi di sicurezza ha proseguito la corsa sfogando l’impressionante velocità, fino a schiantarsi contro alcuni carrelli presenti a ridosso di un edificio di servizio delle ferrovie, pure sventrato dallo schianto.
I macchinisti hanno avuto la peggio: sono morti entrambi, sbalzati a centinaia di metri dal treno, mentre nessuno dei passeggeri verserebbe in gravi condizioni. Alla lente degli investigatori è ora uno scambio prossimo al punto di sviamento del convoglio: sarebbe quello al quale stava lavorando una ditta su incarico di Rfi.
Intanto restano pesanti le ripercussioni sul traffico ferroviario, ad Alta Velocità e non solo: la linea AV Milano-Bologna resta infatti chiusa e i ritardi e le cancellazioni riguardano un elevato numero di treni a lunga percorrenza.
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