L’Unione Nazionale dei Giudici di Pace ha chiesto ai ministeri di Giustizia e Salute che “siano fornite maschere idonee a schermarsi da eventuali contagi, previa autorizzazione all’uso durante l’udienza” e “che siano apprestate immediatamente le tutele relative alle indennità di malattia e di rischio e per i giudici di pace e i magistrati onorari che si trovano in medesime situazioni”.
Lo si legge in una nota del sindacato dei giudici di pace di tutta Italia.
“I giudici di pace e le loro famiglie sono seriamente preoccupati per il continuo rischio personale, corso anche dal punto di vista sanitario, cui sono sottoposti, lavorando senza alcuna tutela ed essendo abbandonati dallo Stato in caso di malattia, poiché ancora privi di assistenza anche sanitaria, non percependo neppure alcuna indennità di rischio”.
E ancora: “Neanche la fantasiosa qualifica di ‘volontari’ imposta dalla normativa nazionale in evidente contrasto con quella europea in tema di lavoro, giustifica la desolata condizione in cui li ha relegati il Ministero di appartenenza”.
Il sindacato sottolinea infine: “Si auspica un riscontro urgentissimo essendo difficile continuare a garantire il pubblico servizio svolto a queste condizioni ormai non più procrastinabili essendo relative alla sicurezza in ambiente pubblico di lavoro, considerando che in caso contrario i magistrati onorari e le loro famiglie, in caso di contagio, sarebbero esposti ai medesimi rischi, ritenendo in tal caso responsabile il Governo italiano”.
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