La tecnologia utilizzata ovunque. Le prostitute col ‘pos’ portatile: e i clienti pagano le prestazioni con la carta di credito.
Non è il futuro senza contanti che si avvicina, ma quanto avvenuto su Viale Carlo III e sulla SP335 -Zona Industriale per Marcianise, che ha visto coinvolte una trentina di ragazze.
Le giovani donne accompagnate per prostituirsi portandosi dietro il terminale ‘pos’ per farsi pagare la prestazioni con carta di credito.
Non solo a Caserta, anche a Venezia, ballerine di lap dance che per prostituirsi uscivano talora dal locale, situato nell’hinterland veneziano, erano in possesso del terminale ‘pos’ per farsi pagare la prestazione occasionale, con carta di credito. Il particolare è emerso dalle indagini della Squadra Mobile di Venezia, che ha scoperto un “giro” in cui erano coinvolte ragazze, tutte dell’Europa dell’Est, soprattutto romene, impiegate in due night club, l’”Arabesque” a San Donà di Piave e il “Game Over” a Quarto d’Altino, chiusi nel blitz degli investigatori.
In carcere, su ordinanza richiesta del sostituto procuratore Federica Baccaglini ed emessa dal gip Davide Calabria, sono finiti i fratelli M. e F. V., di 40 e 44 anni.
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