CASERTA – La Corvino avrebbe minacciato le dimissioni, ma alla fine la pressione sul Marino (sindaco pt) giunta dal gruppo del Partito democratico, spingeva quest’ultimo ad adottare la delibera, smentendo se stesso e le sue dichiarazioni di un mese fa in cui difendeva strenuamente la delibera approvata ad ottobre, parlando di “grande rivoluzione necessaria per avere una scuola migliore”. Quel piano che oggi, come si legge nella delibera numero 203, “dopo una successiva ed attenta analisi della costituzione e formazione delle nuove Istituzioni scolastiche si è ritenuto opportuno modificare”.
Per dirla in breve, la delibera di giunta che pubblichiamo in calce: dalla Da Vinci Marino ha estrapolato 153 alunni che, di fatto, vanno alla De Amicis. Così il plesso De Amicis-Giannone arriva a 1.280 alunni, mentre la Da Vinci-Lorenzini si riduce a 730 alunni.
Ovviamente, stando agli attuali flussi demografici, la Da Vinci-Lorenzini è destinato a morire, senza possibilità di intervento, per volontà diretta di Marino, Boccagna e compagnia, perchè se ricostituisci una posizione di 1200 e passa alunni, inserendocene dentro 150 che amministrativamente appartengono alla De Amicis-Giannone, mentre frequentano le aule di quella che, per effetto, della versione originaria del piano di dimensionamento avrebbero dovuto essere alunni della Leonardo-Vanvitelli, compi un’operazione a freddo, senza alcuna logica didattica e finalizzata solamente a favorire una scuola, quella più borghese, elitaria di Corso Giannone e a fregare la suola del popolo con quella del rione Vanvitelli.
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