Un evento storico si è tenuto ieri, nella Basilica di Santa Chiara. Per la prima volta il Conte di Caserta è tornato a Napoli a celebrare la Festa di San Giorgio, ricorrenza ufficiale dell’Ordine.
Una visita di tre giorni a Napoli del principe Don Pietro di Borbone, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie in qualita’ di Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. La Real Commissione per l’Italia dell’Ordine Costantiniano, ordine equestre di tradizione plurisecolare attivo nel campo della cultura e della beneficienza, ha organizzato una giornata ricca di eventi allo scopo di consentire ai suoi membri (cavalieri e dame), agli amici e agli estimatori dell’Ordine di vivere tale speciale ricorrenza come profonda esperienza di fede.
La visita e’ iniziata venerdì 26 aprile, quando il Duca di Calabria, insieme a suo figlio primogenito, il principe Don Giacomo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Noto, principe Ereditario delle Due Sicilie e’ giunto a Napoli accompagnato da una delegazione di dignitari dell’Ordine costantiniano, guidata dal presidente della Real Commissione per l’Italia, il duca Don Diego de Vargas Machuca. Nel pomeriggio il principe Don Pietro e il principe Don Giacomo hanno partecipato insieme a tutti i volontari alla “Giornata del Sorriso” presso l’Azienda ospedaliera Santobono di Napoli nel reparto di pediatria coordinato da Paolo Siani e da Claudio Santoro.
L’iniziativa e’ stata organizzata dal Duca Don Diego de Vargas Machuca del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio in collaborazione con il Real Circolo Francesco II di Borbone, su invito di Davide Dell’Aquila, presidente della Fondazione Sorrisi, associazione che attua clownterapia nei reparti pediatrici. I Principi in prima linea con i volontari a praticare clownterapia regalando sorrisi ai bimbi ricoverati in ospedale. In occasione della visita al Santobono Pausilipon, il Gran Maestro dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio ha donato una moderna apparecchiatura alla Fondazione Santobono Pausilipon per il Dipartimento di Oncoematologia Pediatrica.
Il Solenne Pontificale di San Giorgio di ieri nella Basilica di Santa Chiara in Napoli è un evento storico, che vede per la prima volta il Principe Don Pietro di Borbone delle Due Sicilie tornare a Napoli per una cerimonia dell’Ordine Costantiniano dopo tanti anni, dai tempi dell’esilio. Oltre al Duca di Calabria ha presenziato per la prima volta anche il principe Don Giacomo di Borbone delle Due Sicilie. Una occasione per rinsaldare i sentimenti di affetto della dinastia con l’antica capitale. Al termine della celebrazione il Gran Maestro, insieme al Gran Prefetto hanno proceduto con la consegna dei diplomi ai nuovi cavalieri. Invece, nel pomeriggio, si è tenuto un concerto di beneficenza presso la Pontificia Reale Basilica di San Giacomo degli Spagnoli (Piazza Municipio 29).
La Pontificia Reale Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, una delle piu’ rilevanti architetture del periodo vicereale, e’ amministrata dalla Real Hermandad de Nobles Españoles de Santiago. La chiesa e’ stata soggetta a complessi interventi di restauro. Una parte di questi lavori e’ stata finanziata dal Principe Don Pietro di Borbone delle Due Sicilie, determinando un accordo per il quale la Cappella della Mater Dolorosa, voluta dal Re delle Due Sicilie Carlo di Borbone, antenato di Don Pedro, sia destinata all’uso da parte del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e dal Real Cuerpo de la Nobleza di Madrid. Al termine la delegazione guidata dal Duca di Calabria si è recato in udienza con l’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe.
Il viaggio si è concluso oggi, con una Santa Messa presso la antica Arciconfraternita di San Giuseppe dei Nudi, seguita con la nomina del Duca di Calabria a Confratello Onorario, una antica tradizione dei sovrani di Napoli. Il primo fu proprio Sua Maesta’ Carlo III, che con il Regio Decreto del 30 luglio 1740, concesse non soltanto il suo ambito assenso, ma anche l’onore di dichiararsene Confratello Fondatore e Perpetuo.
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