Il boss della camorra, Marco Di Lauro, è stato arrestato a Napoli. A porre fine ad una latitanza durata 14 anni sono stati poliziotti, carabinieri e finanzieri in una operazione coordinata dalla Dda guidata dal procuratore Melillo.
Di Lauro, 38 anni, era quarto figlio del boss Paolo Di Lauro, “Ciruzzo ‘o milionario”, storico capo del clan protagonista della faida di Scampia. Era latitante dal 7 dicembre 2004, dopo un maxi blitz al quale era riuscito a scampare. In quella notte di 14 anni fa mille uomini dello Stato entrarono nei quartieri di Scampia e Secondigliano, coadiuvati dagli elicotteri, ed eseguirono 53 ordinanze.
Ricercato per associazione di tipo mafioso e altri reati, era ricercato anche in campo internazionale ed era stato inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia: era il secondo più pericoloso dopo Matteo Messina Denaro.
Nel 2010 un collaboratore di giustizia lo ha indicato come mandante di 4 omicidi. Sul suo capo pende un ergastolo per l’omicidio dell’innocente Attilio Romanò, ucciso per errore nell’ambito della prima faida di Scampia.
Il superlatitante è stato intercettato in uno stabile in via Emilio Scaglione, del quartiere Chiaiano, periferia nord di Napoli.
Il clan Di Lauro è stato protagonista tra il 2003 ed il 2005 di una delle più sanguinarie faide di camorra. Lo scenario sono stati i quartieri dell’area nord occidentale di Napoli – quelli di Secondigliano e di Scampia, ed alcuni Comuni della zona a nord. A scatenare la faida che vedeva contrapposti i fedelissimi del clan e alcuni ex appartenenti che decisero di mettersi in proprio – da qui il nome di “girati” o di scissionisti – fu il controllo del traffico degli stupefacenti nella zona di Scampia e di Secondigliano. Marco, tra i figli di Paolo Di Lauro, soprannominato Ciruzzo ‘o’ milionario’ (per la sua disponibilità finanziaria) è sempre stato considerato il più scaltro.
“Marco Di Lauro non era armato e non ha opposto resistenza”, ha detto il questore di Napoli, Antonio De Jesu, che è sceso dai suoi uffici per accogliere i suoi uomini che, insieme all’Arma dei Carabinieri, hanno condotto l’operazione nel pomeriggio di oggi. Soddisfatto anche il comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, colonnello Ubaldo Del Monaco, che ha evidenziato che l’azione si è svolta sotto il coordinamento della Dda di Napoli guidata dal procuratore Melillo. “Siamo contenti”, ha aggiunto Del Monaco.
Marco Di Lauro, è arrivato in questura a bordo di una auto civetta della Polizia di Stato mentre dall’alto un elicottero sorvegliava la zona. “Bravi, bravi” è l’incitamento che si è levato dai presenti, un centinaio di persone, mentre alcuni degli agenti che hanno partecipato all’operazione si sono abbracciati manifestando soddisfazione per il lavoro svolto.
“Catturato il superlatitante di camorra Marco Di Lauro, grazie a un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri. Complimenti alle forze dell’ordine, che dopo l’arresto di un terrorista algerino dell’Isis mettono a segno un’altra operazione importantissima. Nessuna tregua ai criminali”, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“L’arresto di Marco Di Lauro è una vittoria dello Stato. Esprimo le mie più sincere congratulazioni alle forze dell’ordine e alla magistratura per questo arresto che riconsegna sempre più fiducia nella democrazia e nelle sue leggi per affermare il principio della legalità”. Così il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra
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