Caserta, via Cesare Battisti, tra le coperte, la puzza, le cianfrusaglie e i sacchi spunta un panettone annerito. È solo uno degli emblemi più eclatanti dello stato di abbandono di una delle vie centralissime della città. Di giorno i clochard bevono alcol e di notte dettano legge nel loro «orinatoio». Il Presidente del movimento Caserta Kest’è, dott.Ciro Guerriero ha più volte chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale. Perché a completare il quadro già surreale si aggiunge una vera e propria camera da letto sotto ai portici del Banco di Napoli che è la discarica dei cartoni, con qualche coperta per giacigli di fortuna. “È evidente che una pubblica amministrazione che voglia dirsi efficiente dovrebbe dare risposte concrete ed immediate”, afferma Guerriero. L’emergenza abitativa ha per conseguenza il bivacco da parte dei senzatetto e talvolta sbandanti alla ricerca di un riparo, generando situazioni di criticità per disagio, sicurezza e sanità, alle quali devono far fronte le forze dell’ordine. Perché i senza tetto sono persone problematiche che con ogni probabilità avrebbero anche bisogno di supporto sanitario e psicologico, sottolinea Guerriero. Quindi auspichiamo che nel Palazzo di Castropignano ci sia un progetto ed un piano di intervento efficace che passi attraverso un puntuale monitoraggio per avere una chiara percezione dell’entità del problema. Diversamente dobbiamo continuare ad affidarci al buon cuore delle associazioni e dei volontari”, conclude il presidente, dott. Ciro Guerriero.
Emergenza clochard in via Cesare Battisti: Serve un tetto ai senzacasa
Daniela Petrache



Caserta Kest’è
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