“Ma che freddo fa”, recitava il titolo di una vecchia canzone.
Il significato di quel testo ben poco c’entrava con il clima ma non potrebbe esserci frase più azzeccata per descrivere la situazione che stanno vivendo gli studenti casertani in queste settimane.
L’inverno è ormai arrivato ma le scuole sono fredde, talvolta freddissime: molto dipende dalla zona. Quindi, termosifoni spenti nelle scuole e le mamme sul piede di guerra. Sia in centro che nelle frazioni, alcuni plessi , come le scuole di Casola, Casolla e Centurano, sono abbandonate dalle istituzioni e snobbate dalle autorità, in quanto proseguono i disagi.
Riceviamo segnalazioni anche dalla De Amicis (nonostante i recenti interventi tecnici) mentre nelle ultime ore sembra che sia stato ripristinato quasi completamente l’impianto di riscaldamento al V circolo in via Rossini.
Secondo i tecnici , qui resterebbe da riparare solo un’ultima caldaia.
Le cause dei guasti ed il malfunzionamento degli impianti e dei condizionatori sembra siano dipese non solo da schede bruciate, cavi fuori uso, impianti obsoleti, ma anche da una scarsa manutenzione nonché l’assenza di controlli.
Tra i casi più gravi, è quello della Scuola dell’Infanzia di via Cilea nella frazione di Parco Cerasola. Qui a battere i denti, dal 15 novembre scorso, ci sono 92 alunni suddivisi in quattro sezioni.
Un disagio, in seguito al quale, molte mamme hanno ritirato i piccoli dalla scuola facendo registrare molte defezioni nell’istituto.
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