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A Cantalamessa & CO complimenti per i coordinatori

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CASERTA – Quando Ciro Guerriero prende le distanze, prima o poi la verità viene a galla, anche se i giornalai complici della realtà dei fatti tendono ad oscurarla.

Che figura di  cacca per i vertici campani della Lega.

Mr.2% ovvero Gianluca Cantalamessa, che si atteggia a politico tutto legge e rigore, ma soprattutto plenipotenziario del ministro dell’Interno Matteo Salvini in Campania, dovrà spiegare come mai uno dei coordinatori del Carroccio in provincia di Napoli è finito in carcere in un blitz contro un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga.

I leghisti campani hanno optato per un basso profilo. Nessuno si è accorto o hanno fatto finta di non accorgersene, che nella maxi operazione dei carabinieri del 15 ottobre siafinito agli arresti un esponente della Lega.

L’inchiesta coordinata dalla Procura antimafia di Napoli e denominata “White Stone” ha fatto scattare le manette ai polsi per 72 persone. Tra gli arrestati c’è anche Bartolomeo Falco appena nominato da Cantalamessa e dal coordinatore provinciale Biagio Sequino, referente del Carroccio nel comune di Comiziano. Il nome di Falco, ex consigliere comunale, compare anche nell’elenco delle persone finite in manette nell’ambito del blitz antidroga.

LA NOMINA

Agli inizi del mese di giugno, sull’onda dell’ottimo risultato elettorale, i due uomini di Salvini in Campania diffondono una nota stampa in cui annunciavano una riorganizzazione del partito in provincia di Napoli.

Ecco il testo del comunicato:

Dopo un minuzioso lavoro di scouting sui territori, ha provveduto all’individuazione dei delegati comunali dell’area nolana che avranno il compito di  organizzare e promuovere l’attività del partito, ed in particolare di gestire la fase del tesseramento e dell’apertura delle sezioni cittadine Tanti giovani amministratori comunali hanno scelto di aderire al progetto Salvini, così come tanti candidati impegnati nelle elezioni comunali di Cicciano, Cimitile, Scisciano già hanno sottoscritto la tessera di partito Mentre nella città dei Gigli il partito leghista già è una realtà conosciuta e dinamica, adesso anche nell’intero comprensorio nolano sono state gettate le fondamenta per un espansione forte e per un rinnovamento di classe politico-dirigente.

I nomi:

  1. Luca Manganiello, Casamarciano – consigliere comunale
  2. Umberto De Luca, Cicciano, coadiuvato  da Sabato Scala
  3. Attilio Panagrosso, Cimitile, avvocato cassazionista
  4. Bartolomeo Falco, Comiziano – già consigliere comunale
  5. Pasquale Allocca, Marigliano – avvocato, già consigliere comunale
  6. Marco Montemurro, San Paolo Belsito – vice-sindaco, coadiuvato da F.Scala
  7. Carmine Micco, Scisciano, ingegnere
  8. Ferdinando Perna, Tufino, guardia penitenziaria

Passano quattro mesi e uno dei coordinatori finisce in manette. Nessun commento o provvedimento, ad oggi, è stato adottato dai vertici campani  della LEGA. Silenzio e basta.

LA GAFFE DI MATTEO SALVINI

Il leader Matteo Salvini sembra all’oscuro di tutto. Ma può essere? Le lettere di segnalazione inviate da Caserta Kest’è sono state prese sottogamba? Il tanto agognato cambiamento con questa LEGA locale fort’è che avverà.

Intanto il ministro dell’Interno, dai social, si complimenta con il lavoro delle forze dell’ordine: “Arrestati i portatori di morte

Caro  Matteo ….ci sei o ci fai?

 

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