È iniziato il processo in appello che vede imputato il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino insieme ad altre 20 persone coinvolte nell’inchiesta il Principe e la (scheda) Ballerina.
Secondo l’accusa, Cosentino, considerato un referente politico del clan dei casalesi si sarebbe interessato alla costruzione di un centro commerciale, mai edificato, voluto dalla camorra e ad un finanziamento all’Unicredit di 5 milioni di euro alla Vian di Nicola Di Caterino, la società che avrebbe dovuto costruire il centro commerciale. L’incontro per discutere dell’erogazione dei fondi, sarebbe avvenuto a Roma nella filiale di via Bari il 7 febbraio 2007.
I giudici del primo grado, hanno emesso 13 condanne ed 8 assoluzioni, fra le quali Cosentino fu condannato a 5 anni di reclusione. Venivano condannati anche Nicola Di Caterino a 11 anni, Gaetano Iorio a 9 anni, Stefano Di Rauso a 9 anni, Mauro La Rossa a 7 anni, Cristoforo Zara a 5 anni, Caterina Corvino a 4 anni, Rossano Tirabassi a 4 anni, Gennaro Abbruzzese a 4 anni, Stefania Porcellini a 2 anni e 8 mesi, Claudio Angeli a 2 anni e 8 mesi, e Marco Galante a 2anni.
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