La notizia, divulgata sopra ogni mezzo di informazione dei tre ragazzi che avrebbero sparato senza apparente motivo con una pistola ad aria compressa su due migranti, nella serata dell’11 giugno 2018, ferendone uno all’addome, è il racconto raccolto dal Centro Sociale ex Canapificio di Caserta e dalla Caritas diocesana, che rappresenterebbe un vergognoso episodio razzista, è stata ritenuta poco attendibile dal Ministro Matteo Salvini il quale avrebbe sentito il suo nome indebitamente accostato a tale gesto di inammissibile violenza estrema ed insensata.
I maliani, Daby e Sekou, riferiscono gli attivisti, sono giunti in Italia dal Mali più di 2 anni fa e Daby ha ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato dalla Commissione territoriale per la protezione internazionale di Caserta.
In seguito a quello raccontato dai ragazzi (video) c’è qualcunoche per aggravare il clima ritiene che sia stata una spedizione punitiva, a maggior ragione, si sono recati con i i propri legali di fiducia,presso le autorità preposte ed hanno denunciato l’accaduto, ovvero che stavano rientrando a casa, sono stati avvicinati da una Fiat Panda di colore nero, dove vi erano bordo tre giovani che hanno mostrato loro una pistola ad aria compressa, e al grido «Salvini, Salvini» hanno esploso due colpi di pistola a distanza ravvicinata. Uno dei quali ha colpito al torace un rifugiato, mentre l’altro maliano è riuscito a nascondersi. Convocato d’urgenza un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in Prefettura.
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