CASERTA – È in arrivo una importante novità per la sicurezza dei cittadini. Tra le sei città italiane anche la ‘nostra’ città sede di sperimentazione della famigerata pistola ad elettroshock divenuta famosa per il suo uso soprattutto negli Stati Uniti negli ultimi anni.
Una circolare della direzione anticrimine datata 20 marzo, infatti, individua in Milano, Brindisi, Catania, Padova e Reggio Emilia, oltre appunto al capoluogo di Terra di lavoro, le città italiane dove partirà la sperimentazione prima di estenderla nel resto di Italia.
La pistola ad elettroshock , sarà il modello X2, dotato di scarica elettrica ad intensità regolare con durata controllata di 5 secondi; sistema di mira con doppio puntatore laser, uno per ogni dardo con la possibilità di colpire il bersaglio fino a 7 metri di distanza.
Non è letale: utilizza l’elettricità (una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente) per paralizzare i movimenti facendo contrarre i muscoli di chi viene colpito.
Ogni operatore coinvolto sarà dotato di telecamera così da poterne almeno controllare l’operato.
Il taser è considerata un’arma a tutti gli effetti, sebbene non da fuoco. Può infatti essere venduta solo a quanti muniti di porto d’armi e – non producibile in Italia – è importabile solo su licenza e non è trasportabile in giro.
Con il nome “Taser” si intende in realtà il marchio del maggiore produttore di pistole ad elettroshock. Pur non essendo considerata un’arma letale, la scarica ad alta tensione che genera paralizza il soggetto che viene colpito. Secondo la Ong Amnesty International ha causato la morte di centinaia di persone soltanto negli Usa (dal 2001 più di 800). Addirittura dal 2007 l’Onu ha considerato la pistola ad elettroshock uno strumento di tortura.
Il timore è che questa arma possa quindi venire usata con più leggerezza in quanto considerata meno pericolosa.
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