Apprendiamo con profondo stupore della volontà del Sindaco Marino e del Presidente del consiglio comunale del capoluogo De Florio di aver preso l’impegno su dictat dei centri sociali di associazioni pro migranti e della CGIL, di presentare una delibera con la quale, la concessione di spazi pubblici sarà subordinata solo a chi si dichiari : anti fascista, non omofobo, anti transfobico e non sessista. Questo a parer loro in ossequio ai principi costituzionali della repubblica Italiana.
Per Marco Cerreto, Giuliana Sorà e Ciro Guerriero siamo di fronte all’ennesima provocazione giunta a pochi giorni dal voto, da chi evidentemente sa bene di perdere e tenta il tutto per tutto per ottenere un po di consenso. A tal proposito i dirigenti del Movimento Nazionale, impegnati a sostenere la Lega di Matteo Salvini in campagna elettorale dichiarano: “ Ci opporremo con fermezza a chi propone di concedere spazi pubblici e manifestazioni politiche subordinandole esclusivamente ad una dichiarazione di condivisione dei valori dell’antifascismo e dell’ideologia gender .
Considerato che l’art. 17 del dettato costituzionale al comma 3 stabilisce che “ delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di ordine pubblico e sicurezza” e che alla Carta Costituzionale tutti i cittadini , ma anche le amministrazioni comunali devono rispetto ed obbedienza non potendo neanche il Parlamento deliberare in contrasto con le norme Costituzionali, affermiamo sin d’ora che non è nostra intenzione né oggi né per il futuro di sottoscrivere nessuna dichiarazione di adesione a valori di nessun tipo e genere per poter essere liberi di esercitare un preciso diritto costituzionale, non essendo facoltà delle amministrazioni comunali di disciplinare il diritto di adunanza e di svolgimento di attività politica ed associazionistica.
Prendiamo atto di quest’ennesima provocazione nei confronti del mondo identitario e sovranista, ci dispiace che questa volta i protagonisti siano il Sindaco e il Presidente del consiglio comunale, due istituzioni che dovrebbero rappresentare la città tutta e non solo una parte, come in questo caso consegnandosi ai centri sociali, i sindacati della sinistra radicale e i sostenitori dei migranti, gettando benzina sul fuoco ed alimentando quindi tensioni e reazioni inutili e dannose che nuociono sul confronto democratico e sulla campagna elettorale, se poi per arrivare a questo si và addiritttura ad utilizzare la nostra Costituzione, che evidentemente interessa al centro sinistra solo nel contenuto delle disposizioni transitorie, alla ricerca affannosa e spasmodica di un nemico che alberga solo nel proprio inconscio perché consegnato alla storia settant’anni fa, disapplicando invece quotidianamente nell’agire di governo principi fondamentali della Carta stessa a partitre dal diritto al lavoro, al rispetto della legalità e al diritto di partecipazione significa che siamo davvero alla frutta”
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