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Zinzi : Hanno voluto colpire la mia passione e le mie motivazioni. Non ci sono riusciti.

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Caserta – Chiusa la corsa alle candidature è arrivato il momento della riflessione politica. I ‘mal di pancia’ da nomina si sono registrati indistintamente in tutti gli schieramenti ma, la scelta dei vertici regionali (o nazionali?) di Forza Italia di non candidare Gianpiero Zinzi nel collegio camerale di Caserta, potrebbe assumere i tratti di una vera e propria ‘colica intestinale’.

Cerchiamo di fare chiarezza su quanto accaduto nelle ultime concitate ore. Se c’era un candidato, tra le fila dei forzisti, sicuro di rappresentare Caserta alle elezioni Politiche del prossimo 4 marzo, quello era Gianpiero Zinzi. Consigliere regionale tra i più attivi, eletto con quasi 20mila voti, coordinatore provinciale di Caserta e con un profilo professionale – al di là della trafila politica – di tutto rispetto, con tanto di laurea, specializzazione e dottorato. Insomma, il giovane brillante che avrebbe fatto la felicità di qualsiasi partito politico. Forza Italia, però, all’ultimo minuto decide di non candidarlo.

L’ordine viene da Domenico De Siano, senatore uscente e coordinatore regionale del partito di Berlusconi. O meglio, De Siano esegue di fatto la volontà dei Cesaro, Luigi e Armando, padre e figlio. Si sa che tra loro e i Zinzi non corre buon sangue e, con un’operazione politica alle spalle della base forzista, fanno fuori il giovane Gianpiero dalle liste. Ma fanno di più. Candidano Lucrezia Cicia che difficilmente riuscirà a conquistare il collegio visto che dovrà vedersela contro Angela Letizia del centrosinistra e Antonio Del Monaco del Movimento 5 Stelle e Carlo Sarro capolista alla Camera. La mancata candidatura di Gianpiero Zinzi penalizza anche lei che sarebbe potuta entrare in Consiglio regionale proprio al posto del ‘figlio d’arte’, visto che era stata la prima dei non eletti con oltre 13mila preferenze. Rientra nei giochi anche Carmine Antropoli, compagno della Cicia, che viene spostato sul collegio di Benevento; e Pio Del Gaudio, l’ex sindaco di Caserta il cui governo cittadino, nel 2015, crollò proprio sotto i colpi del giovane Zinzi. I prossimi saranno giorni importanti per Gianpiero Zinzi, che ha lavorato per  mesi a costruire il partito sul territorio messo da parte per volontà del deputato Luigi Cesaro (indagato, ma  sarà capolista al Senato con la nuova elezione praticamente in tasca)e del consigliere regionale Armando, che, ancora una volta, hanno dimostrato di essere i veri referenti di Silvio Berlusconi in Campania.

Il post di Gianpiero Zinzi :Ho preferito lasciare passare qualche ora prima di scrivere questo post, ma sono felice di pagare un debito di riconoscenza e ringraziare tutti voi. In tanti mi state scrivendo da ieri mattina per manifestarmi amicizia e vicinanza. Me lo state chiedendo tutti, vi rispondo qui: è vero, qualcuno ha cancellato con un tratto di penna – a mia insaputa e al fotofinish – il mio nome dalla lista dei candidati, con l’intento probabilmente di colpire la mia passione e le mie motivazioni. Non ci sono riusciti.
La mia candidatura voleva essere un impegno sincero per la mia terra, la mia città, la nostra provincia.
La politica autentica non vive di soli ruoli, funzioni o candidature. La politica autentica è onestà, è orgoglio di una storia pulita, è impegno serio. 
Ancora grazie!
#laPoliticaAutentica

 

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